YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] si mantenne, almeno fino a questo secolo, un costante rapporto privilegiato, nutrito con affettuosa venerazione dalla coscienza della . Forse proprio Tevye der Milkhiger (I parte, 1894; II parte, 1911), con le sue caotiche visioni e illuminanti ...
Leggi Tutto
Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] e che aiuta a rintracciare costanti nonché a scandire mutazioni storiche. La costante principale consiste nella costituzione come , come navigazione di un legno che "cantando varca" (Par. ii, 3); ma anche, ancora una volta attraverso le parole del ...
Leggi Tutto
Parco letterario
Costante De Simone
Con la locuzione parco letterario si indicano iniziative culturali, a volte molto differenti tra loro, che hanno lo scopo comune di rendere partecipi i visitatori [...] (Agro Pontino, Sabaudia, Latina), Francesco d'Assisi (Assisi, Perugia), T. Campanella (Cosenza), San Nilo (Rossano, Cosenza), Federico ii (Roseto Capo Spulico, Cosenza), G.B. Vico (Vatolla di Perdifumo, Salerno), C. Alvaro (San Luca in Aspromonte ...
Leggi Tutto
SARTRE, Jean Paul (App. II, 11, p. 789)
Giuseppe Bedeschi
Scrittore e filosofo, morto a Parigi il 15 aprile 1980. Nella sua opera, strettamente intrecciata all'attività in campo politico, è passato da [...] disorganizzazione: il gruppo è caratterizzato da un movimento costante d'integrazione, che sopprime la dispersione e si 1972 l'VIII e il IX, e nel 1976 il X. Del 1971 (voll. I-II) e del 1972 (vol. III) è L'idiot de la famille. Gustave Flaubert de 1821 ...
Leggi Tutto
RONCAGLIA, Aurelio
Giuseppe Tavani
Filologo e critico, nato a Modena l'8 maggio 1917. Dopo gli studi medio-superiori a Modena e la frequenza come interno alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1935-39), [...] 1965, pp. 1-270; La letteratura franco-veneta, ibid., vol. ii, 1965, pp. 725-59). L'attrazione per gli autori, maggiori i Principi e applicazioni di critica testuale, 1975), costante nelle innumerevoli correzioni proposte alle letture dei suoi ...
Leggi Tutto
WINTHER, Christian Ferdinand
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato a Fensmark, presso Næstved, il 29 luglio 1796, morto a Parigi il 30 dicembre 1876. Fu, anche nella realtà quotidiana dell'esistenza, [...] romanza e la novella in versi. Ma una cosa rimane costante, e costituisce forse la ragione ultima del fascino che la poesia in prosa: En Aftenscene).
Bibl.: G. Brandes, in samlede Skrifter, II; N. Bogh, CH. W., Et Livstillede, voll. 3, Copenaghen ...
Leggi Tutto
GRASS, Günter (App. IV, ii, p. 108)
Antonella Gargano
Scrittore tedesco. Nel 1999 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura, riconoscimento alla lunga attività di un autore che nella sua [...] e su quello della discussione politica (Widerstand lernen. Politische Gegenreden 1980-1983, 1984), cui si affianca come costante, necessario pendant del testo scritto la ricca produzione grafica (Zeichnungen und Texte 1954-1977, 1982; Radierungen und ...
Leggi Tutto
WAHL, Jean
Vittorio STELLA
Filosofo e poeta francese, nato a Marsiglia il 25 maggio 1888. Compì gli studî liceali e universitarî a Parigi, avendo maestri Bergson, Boutroux, Brunschvicg, Rauh. Ottenuti [...] de Platon (1926) si enuncia ciò che sarà un motivo costante della filosofia di W.: lo sforzo di attenuare la divergenza tra ).
Bibl.: G. Lorris, D'un prétendu renouveau poétique, in Confluences, II (1942), 10; G. Blin, La non-philosophie de J.W., ...
Leggi Tutto
FUENTES, Carlos
Luisa Pranzetti
Scrittore messicano, nato a Città di Messico l'11 novembre 1928. Ha vissuto a lungo in Brasile, Stati Uniti, Chile e Svizzera, dove ha completato gli studi in diritto [...] ; trad. it., 1967), si veda la voce messico: Letteratura, App. IV, ii, p. 436.
Altri romanzi di F. sono Aura (1962, trad. it., narrativo della produzione di F. si distingue per l'uso costante di analogie, citazioni implicite ed esplicite, che a volte ...
Leggi Tutto
KUNCEWICZOWA, Maria (App. II, ii, p. 145)
Marcello Piacentini
Scrittrice polacca, morta a Kazimierz Dolny (Lublino) il 15 luglio 1989. Dopo aver soggiornato in Francia (1939-40) e in Inghilterra (1940-55), [...] del 'disgelo' le opere di K. non poterono uscire in Polonia, dove vennero pubblicate solo dal 1957, accompagnate da un costante successo di pubblico e di critica.
Esponente di primo piano del romanzo psicologico polacco tra le due guerre, nella sua ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...