L'Eta dei Lumi: matematica. Le equazioni differenziali
Silvia Mazzone
Clara Silvia Roero
Le equazioni differenziali
E con la nascita del calcolo infinitesimale di Newton e di Leibniz, nella seconda [...] dell'equazione di partenza. A Lagrange si deve inoltre il celebre metodo della variazione delle costanti arbitrarie, già intuito, come si è visto, da Jakob I Bernoulli nel 1696 per la soluzione dell'equazione che porta il suo nome. Esso permette ...
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L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...] delle coordinate iniziali e finali e del tempo t. Se l'energia totale H è costante, si ha δV=0 (una forma ridotta del principio di minima azione). Prendendo i punti finali come variabili si hanno le seguenti 6n+1 equazioni differenziali ordinarie del ...
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Corrosione
Luciano Lazzari
I materiali a contatto con ambienti aggressivi subiscono un degrado chimico e fisico che, per quanto riguarda in particolare i metalli, è denominato corrosione. La corrosione [...] con uno speciale alimentatore, detto potenziostato, in grado di mantenere costante il potenziale del metallo.
Monitoraggio della corrosione
Negli impianti in cui i materiali subiscono corrosione sono richieste attività di verifica della velocità di ...
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La grande scienza. Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Enrico Arbarello
Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Nel trattato Le coniche, Apollonio di Perge (262-180 a.C. circa) [...] immagine di una applicazione analitica
Siano
tali che f(pi)=xi, per i=1,…,n. Si ha una biezione di insiemi
dove un isomorfismo tra 0) sono classi [f(p1,…,pn)], dove f è una applicazione costante. Dare una tale f è come dare un punto in V. Dunque ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
Peter Schreiber
Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
A [...] della via più breve tra due punti della superficie, come lossodromiche (il percorso di una nave che forma un angolo costante con i meridiani terrestri), o come controimmagini di curve semplici disegnate su una carta. L'altro motivo è che queste curve ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] sono soltanto numeri, ivi compresi i numeri complessi), Euler scrive: "Una funzione di una quantità variabile è un'espressione analitica, composta in un modo qualunque a partire da questa variabile e da numeri o quantità costanti" (II, p. 18). Le ...
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Misura e integrazione
M. Evans Munroe
Introduzione
La nozione di integrale viene spesso introdotta considerando il problema di determinare l'area racchiusa da una curva, prendendo un limite di somme [...] può essere sostituita da una funzione singolare non necessariamente costante.
La situazione diventa più complicata per dimensioni superiori. Sia σ la misura di Lebesgue-Stieltjes nel piano generata da g e sia I=(a, b]×(c, d]. Se μ è la misura ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Haïm Brezis
Felix Browder
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Lo studio delle equazioni [...] valore massimo in un punto interno, a meno che non sia costante. A cominciare dall'opera di Paraf nel 1892, continuata da ∆u=0 in Ω con u=φ su ∂Ω coincide con supi∈I ui, dove (ui)i∈I denota la famiglia delle funzioni subarmoniche su Ω tali che ui≤φ su ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] dove x1 e x2 sono punti qualsiasi in X e c è uno scalare (i punti x sono a volte chiamati vettori). Lo spazio lineare può essere reale per ogni coppia x1, x2 allora A(x) è un multiplo costante di x: A(x)=ax. In questo caso il fattore moltiplicativo ...
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La grande scienza. Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
Automi e linguaggi formali
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. [...] del non-isomorfismo dei grafi. Il Verificatore sceglie a caso un indice i∈{1,2} e una permutazione π, e invia al Dimostratore il grafo può dimostrare che se p(n)≤n, allora è una costante, e la parola x è definitivamente periodica). L'esempio più ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...