Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] essa finisce per vocale + l, ll, n, nn, r + e, i, o; e il troncamento (che comporta l’eventuale scempiamento di ll, nn facoltativo in altri (es., nobil guerriero, amor costante). Si troncano inoltre i sostantivi suora, frate, santo davanti a nomi di ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] tendenti a limitare gli u. civici e culminanti (dopo i precedenti di Toscana e di Venezia) con la legislazione rivoluzionaria di tipo esteriore, consistente nella ripetizione costante di un determinato comportamento (cosiddetta diuturnitas); ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] ABBA o ABA.ABA; r. invertita, se tre o più coppie si presentano con i componenti disposti in ordine inverso, con schema ABC.CBA; r. ripetuta o costante o replicata, quando i componenti di tre o più r. ritornano nello stesso ordine, con schema ABC.ABC ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] cui si attua la piena autocoscienza. Il significato e i vari usi hegeliani del termine s. avranno importanza fondamentale che in alcune parole accompagna la vocale iniziale, e che è costante per la consonante ρ; viene indicata con il segno «῾» (ὁμοῦ ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] ’ quale autore della propria storia, punto di riferimento costante e centrale della riflessione filosofica.
Per l’U. g sempre chiusa, la t con l’asta oltrepassante la sbarra, la i con il puntino e altri caratteri, oltre che per la fattura accurata ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] un altro (come, per es., tra le due prime s. di gua-ì-na).
Le s. che terminano in vocale si chiamano aperte o libere (per gmen-to accanto a seg-men-to); b) quando si abbia uno iato costante è possibile andare a capo con una vocale (per es., in ma- ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] s’intende generalmente la risultante di un gran numero di fattori i cui effetti in un fenomeno è difficile, o impossibile, studiare del fenomeno: «facendo n prove su un evento di probabilità costante p, indicando con m il numero di volte che l’evento ...
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Nel linguaggio scientifico, si dice di ente o grandezza, e anche di espressione matematica o di espressione indicante un legame tra certe grandezze, che non muti operando particolari cambiamenti di variabili [...] ; in particolare, se il suo valore si mantiene costante nel tempo (cioè non muta sotto le trasformazioni che descrivono l’evoluzione temporale del sistema). Per es., in un sistema isolato sono i. l’energia totale, la carica elettrica ecc.: il ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] che contiene un atomo di carbonio asimmetrico (➔ isomeria). fisica Nella forma maiuscola, tra i vari usi, R è simbolo della costante dei gas perfetti, della costante di Rydberg, del grado Réaumur, della resistenza elettrica; R (talvolta r) è simbolo ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] fino a diventare nel tardo Medioevo la forma costante della lettera V come minuscola interna o finale ., provare, lat. probare; levare, lat. levare). Tanto una v davanti a i semiconsonante (per es., trivio, dal lat. trivium) quanto una b tra vocali ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...