Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] specificamente religiose (Fortini 1978; Praz 2002).
A tale costante non si sottrae neppure l’ancor più limitato punto ), da studiare con intensità e devozione, assimilandone tutti i caratteri. Solo così poteva essere raggiunto un ideale stilistico ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] pronuncia di una lingua è sottoposta alla costante pressione di forze linguistiche ed extralinguistiche e baŋko]). Il suono [ɲ] è lungo tra vocali: ogni > [ˈoɲːi].
Il fonema [ʎ] si trova solo in posizione iniziale, ma esclusivamente nella parola ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] saggi contenuti in Ambel 1982 e la sintesi di Lo Duca 2003). Nell’esporre i concetti principali dell’analisi grammaticale faremo costante riferimento a questo dibattito, che ha contribuito in modo fondamentale a chiarire le idee di chi lo ha seguito ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] esercito pontificio, alleato con l’imperatore Carlo V contro Francesco I re di Francia. Quando, dopo la morte di Leone invece di egli, elli, esso, essa, eglino, ecc.) sono costanti nei Ricordi (Guicciardini 1951: CXIV) e nel compendio del Froissart ( ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] , gli Arcadi di Roma (con il nome di Tubalco Panichio) e di Fossano, i Catenati di Macerata, gli Erranti di Fermo, gli Informi di Ravenna, gli Aborigeni Amiatensi.
Uno degli interessi costanti del M. fu quello per le biografie, tra le quali sono da ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] nella scelta degli avverbi (oltre al cultismo insiememente tipico di Vico e ricorrente in Antonio Labriola, i modali altrimente, parimente e del pari); e l’uso costante dei costrutti verbali vi ha e ci è.
Di maggior profondità e rivolti verso l ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] e di spiegazione, secondo una tradizione che rimarrà costante nei secoli successivi.
Il medioevo sviluppa l’idea della ineffabile’ (c).
(a) Il primo fu inaugurato nel 1936 da I.A. Richards con The philosophy of rhetorics, ove si contesta l’idea ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] nel campidanese, nell’arborense e nel logudorese è costante la posposizione dell’aggettivo al nome, mentre nel significato peculiare poiché (come nota Dettori 2007) con questi lessemi i sardi si riferiscono non solo alla penisola italiana e ai suoi ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] «preda conquistata in fiero conflitto». «Ma fragil donna, in sorte da amore ebbi un dono costante – l’orgoglio umiliante di sentirmi io la più forte». [...] I quali [versi] s’intende son tutti sfoghi donneschi da non badarci granché; e tranne qualche ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] Capponi). Il periodo fiorentino fu caratterizzato da una costante ricerca di lingua, una lingua «comune» e attenersi al più comune e conforme all’origine; tanto più che in tutti i luoghi continuo sta bene, non in tutti l’altro».
La consonanza dell ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...