BARTOLI, Adolfo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Fivizzano (Massa) il 19 nov. 1833, seguì per desiderio del padre i corsi di giurisprudenza presso l'università di Siena, dove conseguì la laurea nel novembre [...] esempio, la trattazione della vita di Dante) e la costante preoccupazione di reperire le fonti storiche e documentarie di un' di comparazioni. A queste indagini, che, com'è noto, trovarono i loro capolavori nelle Fonti del Furioso di P. Rajna e nelle ...
Leggi Tutto
BANDETTINI, Teresa (Amarilli Etrusca)
Arianna Scolari Sellerio
Nata a Lucca l'11 ag. 1763 da Benedetto e da Maria Alba Micheli, rimasta a sette anni orfana e con la famiglia in precarie condizioni finanziarie, [...] i suoi contrasti con i poeti Gianni e Bertola ebbero per lei importanti conseguenze. Benché molto le giovasse il costante di Amarilli Etrusca, Lucca 1904, p. 32; A. Luzio, Studi e bozzetti, I, Milano 1910, pp. 121-41; L. Capra, L'ingegno e l'opera di ...
Leggi Tutto
JANDOLO, Augusto
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 25 maggio 1873 da Antonio e da Ginevra Buzzi, in una stimata famiglia di antiquari.
Lo J., pur manifestando precoci inclinazioni artistiche, [...] , 1914; Michelangelo, 1921), dove, comunque, la costante è rappresentata dalla "romanità", intesa come tentativo di rievocare il microcosmo della celebre strada che ha da sempre rappresentato per i Romani l'essenza della vita di bohème, e dove lo J. ...
Leggi Tutto
ALLODOLI, Ettore
Lucia Strappini
Nacque a Firenze il 6 febbr. 1882 da Egisto e Margherita Nesi. Frequentando le scuole elementari conobbe G. Papini del quale divenne amico e collaboratore nella redazione [...] cap. sul Novecento. ibid. 1963).
L'interesse costante e pressoché esclusivo per la lingua e la letteratura G. Papini, Milano 1957, pp. 18, 33, 57, 391 s.; L. Russo, I narratori (1850-1957), Milano-Messina 1958, pp. 172 s.; G. Prezzolini, Il tempo ...
Leggi Tutto
BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] .
Da questa commedia s'intravede quella che sarà una costante del teatro bettoliano: un moralismo sano, ma un po fu chi credette ad un processo vero), il racconto Giacomo Locampo, i romanzi storici La favorita dei duca di Parma e La gobba della ...
Leggi Tutto
Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] sue sole forze: attratto dalla vita terrena e carnale, non può salvarsi se non con l’aiuto di Dio; i teologi giansenisti insistevano anche sulla predestinazione dell’uomo e sull’espiazione dei peccati. Voltaire visse quindi nella propria coscienza il ...
Leggi Tutto
diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] vedere e saporito; Dio aveva espressamente vietato all'uomo di mangiarne i frutti, pena la perdita dell'immortalità. Ma il serpente suggerì a contrappone la sua irruente personalità agitata da una costante sete di vendetta; alle creature belle del ...
Leggi Tutto
BELLONCI, Goffredo
Arnaldo Bocelli
Nato a Bologna il 5 sett. 1882 da Giuseppe, ordinario di embriologia e istologia in quella università, e da Argia Facchini che morì dandolo alla luce, a sei anni rimase [...] e che il B. contribuirà a sviluppare chiamando a collaborarvi i maggiori nomi della letteratura e della cultura. E se quella , poi, superata questa posizione politica, rimarrà come costante difesa della cultura italiana, o rivendicaziorne di certi ...
Leggi Tutto
Kafka, Franz
Antonella Gargano
Le allucinazioni della quotidianità
L’opera di Kafka è inseparabile da Praga, la «città degli strambi e dei visionari» in cui il grande scrittore del Novecento trascorse [...] si senta oppresso dalla quotidianità della vita familiare e professionale, Kafka avverte un costante senso di colpa proprio per la sua incapacità di adempiere i doveri imposti dalla legge borghese e da quella ebraica, rappresentata dal padre. Anche ...
Leggi Tutto
Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] dal suo scritto sul dramma barocco tedesco, B. mostra verso i diversi linguaggi espressivi, verso la forma e le tecniche di del discorso un'attenzione crescente che si rivelerà una costante non solo della sua riflessione teorica, ma della sua ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...