Occupazione e disoccupazione
Paolo Piacentini
Nino Galloni
Magda Franca Rabaglietti
(App. V, iii, p. 722; v. occupazione, XXV, p. 138; occupazione piena, App. II, ii, p. 433; disoccupazione, XIII, [...] Europa, infatti, ma segnatamente in Italia, all'aumento costante di produttività del lavoro non ha corrisposto un pari costituita dalle 'borse di lavoro' (a favore dei giovani tra i 21 e i 32 anni) con la sovvenzione del lavoro nel mercato, anziché ...
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INDUSTRIA (XIX, p. 152)
Ugo NATOLI
Roberto TREMELLONI
Storia dell'industria. - Per lo sviluppo della produzione industriale nel mondo, v. in questa App. le voci dedicate ai singoli prodotti, e, per [...] (dal 33% al 41%), è un'ulteriore conferma del costante processo d'industrializzazione.
La fase bellica dell'industria italiana ( t. (pari a più di due terzi dell'anteguerra). Per i combustibili liquidi e per l'energia elettrica si sono ormai superate ...
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STATI UNITI (A. T., 127-146)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Piero LANDINI
Emilio MALESANI
Pino FORTINI
Emilio MALESANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Gennaro [...] più intensamente coltivate, dove sono usati come animali da lavoro. I muli, 5,3 milioni nel 1930, sono concentrati negli stati meridionali; i cavalli invece, che accusano un costante declino, dovuto al crescente impiego dei motori per azionare le ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] non si adatta: già la casa è angusta, senza luce e senza comodità; i Greci dell'età classica non son troppo teneri per le gioie della famiglia e dei venti dominanti; la dimensione dei blocchi non è mai costante ma varia (da 1 : 2 sino 1 : 5 a ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] li avrebbe resi indipendenti, non fosse altro, da Roma, soddisfacendo la costante aspirazione dei Bolognesi; ma una preminenza e delegazione: caratteri che ebbero poi tutti i tentativi di signoria che seguirono più tardi.
Taddeo Pepoli morì nel 1347 ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] dei cittadini è maggiormente realizzata. Si assiste così, nel corso degli anni considerati, alla crescita quasi costante di alcuni reati (per es., i sequestri): l'anno 1991 presenta il picco più elevato per le fattispecie sia di macrocriminalità (52 ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] di una coppia di schiavi che hanno differente padrone; onde si assegnano i figli al padrone della madre, se è in uso la parentela materna, e di vestirlo. Era uso costante passare allo schiavo per il suo mantenimento i mezzi di sussistenza (demensum), ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] dell'animale, anche se il reato di maltrattamento rimane inserito tra i "delitti contro la moralità pubblica", e se l'art. 638 specifiche. Occorre rilevare che il numero dei cacciatori è in costante diminuzione: si è passati dal milione e mezzo di ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] si formano quelle consuetudini delle città e dei castelli, che i grandi feudatarî, i re, l'imperatore o la Chiesa non tardano a riconoscere consuetudine l'elemento di fatto, consistente nella ripetizione costante e uniforme d'una serie di atti, ma ...
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(X, p. 676; App. II, I, p. 632; IV, I, p. 475)
Codice civile. - Negli ultimi quindici anni non si sono avuti eventi legislativi che abbiano inciso sulla codificazione civile col peso e la risonanza dei [...] e una Commissione, presieduta da G. Pisapia, riuscì a concludere i lavori di redazione del ''progetto preliminare'' che furono pubblicati all dottrina conciliare. I documenti del Concilio Vaticano ii hanno costituito un costante punto di riferimento ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...