CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] Rossi, p. 350). Lo testimoniano la sua costante presenza in città chiave dell'azione controriformistica (Pavia, Termoli (dopo che il suo nome era stato fatto in Curia tra i probabili uomini di Chiesa da destinare a missione diplomatica in Boemia). Ma ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] nati su cui profondono preziosi doni. La costante presenza delle fate al momento della nascita si 345-69.
C. Musatti, Il sogno e la comune attività del nostro pensiero, in I linguaggi del sogno, a cura di V. Branca, C. Ossola, S. Resnik, Firenze, ...
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DELLA FRATTA, Enrico
Lorenzo Paolini
Nato da nobile ed antica famiglia bolognese, divenne vescovo della sua città nel novembre del 1213. Proveniva da funzioni di curia: era stato canonico della cattedrale [...] in tale modo, attraverso una costante e dinamica attività diplomatica, apprezzabili st. patria per le prov. di Romagna, s.4, XIX (1929), pp. 150-55, 168, 194; I. B. Supino, L'archit. sacra in Bologna nei secc. XIII e XIV, Bologna 1909, pp. 6 s., ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] anni rispettivamente assistente ecclesiastico e presidente nazionale della F.U.C.I., quindi promotori e guide spirituali del nuovo movimento dei laureati, ne seguì costantemente la difficile opera, aiutandoli nei frangenti più delicati a superare gli ...
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ASCENSIONE
V.M. Schmidt
L'a. è la salita di Cristo al cielo alla presenza degli apostoli dopo la risurrezione, della quale costituisce il completamento. La risurrezione di Cristo e la sua ascesa alla [...] con la Vergine, divennero una caratteristica costante di tutte le raffigurazioni occidentali, anche egli è raffigurato spesso con un libro in mano, ma l'attributo comune a tutti i tipi sin qui descritti è la croce, che dal sec. 12° in poi presenta ...
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Sacrificio
Enrico Comba
Il sacrificio consiste in un atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un'entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, [...] il sacrificatore può offrire è il proprio corpo, il proprio sangue.
Tra i maya del periodo classico, per es., l'offerta del proprio sangue a opera di sette religiose, palesano la costante presenza dell'uccisione sacrificale come ambigua e perturbante ...
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FIESCHI, Bonifacio
Thérèse Boespflug
Nato in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII da Ugolino, apparteneva al ramo parmense della famiglia dei conti di Lavagna, meno conosciuto di quello genovese [...] rimase debole, poiché era costantemente contrastato da ambizioni comunali, 122, 132-140, 151, 154, 179, 209, 229-232, 244-248, 250, 254 s., 298; A. Torre, I Polentani fino al tempo di Dante, Firenze 1966, pp. 69 s., 74-77, 83-88, 90, 93-95, 98-100 ...
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LERCARO, Giacomo
Giuseppe Battelli
Nacque il 28 ott. 1891 a Quinto al Mare (Genova), da Giuseppe e Aurelia Picasso. Nel 1902, lasciata la famiglia di modeste condizioni, entrò a Genova nel seminario [...] fondo accompagnato -, tuttavia la collaborazione costante verificatasi durante i lavori del Vaticano II approfondì una Bologna e la cultura europea, Bologna 2002, pp. 255-299; Id., I vescovi italiani e la dialettica pace-guerra. G. L. (1947-1968), ...
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FOSCARI, Pietro
Giuseppe Del Torre
Nacque a Venezia nella prima metà del sec. XV dal procuratore Marco di Nicolò e Margherita di Francesco Marcello.
Avviato ben presto alla carriera ecclesiastica, il [...] fu necessariamente meno importante, data la costante presenza a Roma di un ambasciatore 26, XVI; O. Bonisoli, Oratio in laudem familiae Foscarae, Venetiis 1863, ad nomen; I. Burchardi Liber notarum…, a cura di E. Celani, in Rer. Ital. Script., 2ª ...
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TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] ° in poi l'intento di adattare sistemi tipologici alle pareti degli edifici sacri ha costituito una preoccupazione costante per gli artisti e i committenti. Beda il Venerabile, in particolare (Hist. Abbatum; PL, XCIV, col. 720), riferisce che l'abate ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...