Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] i mss. di Alfieri l’accentazione del francese, se non può dirsi arbitraria, non segue una regola costante Benedetto, Palermo, Sellerio, pp. 9-51.
Beccaria, Gian Luigi (1976), I segni senza ruggine. Alfieri e la volontà del verso tragico, «Sigma» 9, ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] parlante come parola vera e propria la cui pronuncia è stabilmente fissata (come CGIL [ʧiʤiˈeːlːe], UIL [uˈiːl], RAI o Rai [ˈraːi]), ma compaiono costantemente sigle di nuova coniazione, spesso legate a settori specifici, le cui grafia e pronuncia ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] tra pluralità dei linguaggi, da un lato, e costante lirico-autobiografica, dall’altro (vera forma interna delle linguista Oronzo Parlangèli, in un volume del 1971 che raccoglie i vari interventi su di esso, «nuova questione della lingua». Nel ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] e della prosa tra Sette e Ottocento, con la costante attenzione a riprodurre in modo razionale e ordinato le poi in Carlo Cattaneo e più tardi in Graziadio Isaia Ascoli i suoi rappresentanti più insigni, e che dev’essere considerata più avanzata ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] greco si è esercitato soprattutto sul vocabolario. Più rari i fenomeni che riguardano la sintassi (per l’influsso morfologico v. oltre), e anche questi riflesso di una costante intermediazione svolta dal latino. Attingendo dal latino letterario di ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] risultati che poté conseguire se non avesse amato di costante amore Lucrezio, non avesse avvertito in se stesso . 373-377; D. Pesce,E. B. interprete del mondo classico,ibid., n.s., I (1956), pp. 127-140; V. Bartoletti, in Gnomon, XXVI (1954), pp. 429 ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...]
Fra gli elementi a lungo trascurati va considerata la costante attenzione di Leonardo per la lingua, un ambito in la sua potenzialità come strumento di comunicazione tecnico-scientifica:
I’ ho tanti vocavoli nella mia lingua materna, ch’io ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] Nazionale). La riflessione sulla lingua è una costante (sugli studi linguistici su Alberti cfr. la cura di C. Grayson, Bari, Laterza, 3 voll.
Alberti, Leon Battista (1960), I libri della famiglia, in Opere volgari, cit., 3 voll., vol. 1°, pp. ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] termini che la compongono (Magris 2002b; Negrini 2003), i quali si presentano infatti, a differenza di ciò che mendelevite, powellite, ecc.), la composizione di parole polirematiche (costante di Planck, teorema di incompletezza di Gödel, trombe di ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] mare (un rigo di carmino
recide intorno le acque marezzate)
parlano (Myricae, “I puffini dell’Adriatico”, vv. 1-3)
La pratica dell’iperbato in Pascoli porta secondo i moduli tipici dell’italiano parlato comune. Da questo punto di vista il costante ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...