Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] organico la teoria della polisemia del testo biblico e i relativi metodi interpretativi. Funzionale e subordinata alla scienza tutto l'Alto Medioevo, caratterizzata da una costante interpretazione simbolico-allegorica del mondo fisico; notevole il ...
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Scrittore (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 - Siena 1985). Narratore tra i più significativi del Novecento italiano, nella costellazione letteraria disegnata dalle sue numerose opere si ibridano compiutamente [...] generi, alla lucidità della descrizione analitica fanno da costante contrappunto il lirismo e l'ironia, sostanziati da dai vari dialetti" (1956). Postumi sono apparsi i tre racconti di Sotto il sole giaguaro e i testi di 5 delle sei conferenze che C. ...
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Pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974). P. ha manifestato il suo estro funambolesco fin dall'esordio come poeta crepuscolare e nell'effimera adesione al futurismo. Ha attraversato [...] guerra mondiale e al fascismo, di cui egli fu costante avversario; Scherzi di gioventù (1956), raccolta di pagine giovanili , 1968; Via delle cento stelle, 1972), vivide peraltro - come i racconti di questo stesso periodo - di un'inventiva e di una ...
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Letteratura
Narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole adombrare una verità o illustrare un insegnamento morale o religioso; nell’ebraismo rabbinico la p. [...] p. è dato anche alle curve di equazione: ym = pxn (p costante), tra le quali è particolarmente notevole la p. semicubica, di equazione di spazi proporzionali nel tempo (C. Huygens). I. Newton (1706) chiamò p. i 5 tipi di curve del 3° ordine ai ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] . Il vino, da lui donato agli uomini, era per i Greci la bevanda che faceva dimenticare gli affanni, che creava , mantello, pardalide, scettro e poi tirso nella mano, suo costante attributo. Fidia nel Partenone lo raffigura giovanile, nudo, imberbe, ...
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Uomo politico e scrittore francese (Losanna 1767 - Parigi 1830). Massimo teorico del costituzionalismo liberale, esprime nelle sue opere la costante preoccupazione di evitare l’arbitraria concentrazione [...] posteriore liberalismo francese. Fuori di esso, sono i due opposti estremismi dell'anarchia e della dittatura militare animatore di una campagna per la libertà di stampa. Durante i Cento Giorni aderisce a Napoleone, e alla seconda Restaurazione deve ...
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Scrittrice italiana (Roma 1914 - Rapallo 1998). O. si affidò sempre alle sollecitazioni del mondo esterno, di un realtà con cui si è sentita eternamente «in polemica», in un bisogno estremo di sincerità. [...] Napoli (1953, premio Viareggio), vide la luce ne «I gettoni» einaudiani. Successivamente pubblicò Silenzio a Milano (1958) per ), cui seguirono i racconti La luna sul muro (1968) e L'alone grigio (1969). Caratteristica costante della sua narrativa ...
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Scrittore cileno (Ovalle 1949 - Oviedo 2020). Dopo il colpo di stato di Pinochet fu arrestato, torturato e costretto all'esilio (1977). Giunto in Ecuador, visse per alcuni mesi nella selva amazzonica con [...] e amare sul mondo contemporaneo con un'attenzione costante verso le tematiche ecologiste. Si ricordano: Historia it. 2011). Nel 2012 sono stati pubblicati in Italia la raccolta Tutti i racconti, curata da B. Arpaia e contenente alcuni inediti, e il ...
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Architetto e trattatista (Vicenza 1548 o 1552 - Venezia 1616), tra i maggiori esponenti dell'architettura veneta. Ricevette una prima educazione dal padre, l'architetto-carpentiere Giandomenico (1526 circa [...] pubblicato a Venezia nel 1615), S. si impone, tra i teorici del sec. 16º, anche per aver realizzato un -79), S. avviava la sua costante produzione teorica pubblicando il Trattatello sulla prospettiva (1576) e i Discorsi sopra le antichità di Roma ...
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Critico letterario italiano nato a Padova nel 1936, fu allievo a Napoli di Toffanin e di Battaglia; in quell'università insegnò e animò una numerosa scuola, sino a che si trasferì nell'università [...] solida lettura dell'Umanesimo italiano (al quale sono consacrati i suoi primi libri) e sul puntuale commento dei maggiori . Verga, Pirandello, Svevo, 1998). Egli - per il costante controllo di coscienza che ha esercitato sul proprio agire e sul ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...