CARRIERI, Raffaele
Lucia Strappini
Nacque a Taranto il 23 febbr. 1905 da Aldo Giuseppe e da Maria Immacolata Petruzzi. Le scarne notizie sulla sua vita sono ricavabili da passaggi autobiografici sparsi [...] mancare qualunque dimensione temporale, secondo una prospettiva tipicamente lirica.
Al di là del costante rimanoo all'esperienza autobiografica (Parigi, la bohème, i viaggi, gli amici, ecc.), il C. dei decennio Trenta-Quaranta è dominato interamente ...
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COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] poetici della sua opera. D'altro canto la costante valutazione delle coordinate di pensiero e di cultura che Ibid., Ministero degli Interni, sez. II, A. 1, B. 6, f. B. Croce; sez. I, 1930-31, C. 2, AB, 9, f. Torino; L. Salvatorelli, U. C., in La ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] solo confermò a Galileo che il moto naturale di caduta è costantemente accelerato, ma gli consentì anche di stabilirne matematicamente la proporzione , una piano-concava e una piano-convessa. I migliori esemplari che riuscì a costruire garantivano un ...
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BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] insieme il doloroso fine di coloro,che a' tempi nostri hanno distrutto i Tempj spirituali,e l'Immagini di Dio (Firenze 1577). E compose anche la sua prima commedia, La Donna costante (la licenza per la stampa, come risulta dal colophon della edizione ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] nella scelta degli avverbi (oltre al cultismo insiememente tipico di Vico e ricorrente in Antonio Labriola, i modali altrimente, parimente e del pari); e l’uso costante dei costrutti verbali vi ha e ci è.
Di maggior profondità e rivolti verso l ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] e di spiegazione, secondo una tradizione che rimarrà costante nei secoli successivi.
Il medioevo sviluppa l’idea della ineffabile’ (c).
(a) Il primo fu inaugurato nel 1936 da I.A. Richards con The philosophy of rhetorics, ove si contesta l’idea ...
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COTTA, Giovanni
Roberto Ricciardi
Nacque a Vangadizza, sobborgo rurale di Legnago (Verona), nel 1480 0 1482.
Verso la prima ipotesi fa propendere la testimonianza di Bernardo Silvano, amico e collaboratore [...] tumulum Cottae Veronensis", il Catullo del secolo.
La costante fortuna che accompagnò l'esiguo canzoniere del C. Renaiss., IV, Paris 1944, pp. 214, 238; G. Banterle, G. C., I carmi (carmina), Verona 1954; W. L. Grant, New Forms of neo-latin Pastoral, ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] Capponi). Il periodo fiorentino fu caratterizzato da una costante ricerca di lingua, una lingua «comune» e attenersi al più comune e conforme all’origine; tanto più che in tutti i luoghi continuo sta bene, non in tutti l’altro».
La consonanza dell ...
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CORRER, Gregorio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 14 settembre del 1409 da Giovanni di Filippo del ramo a Castello e da una nobildonna di nome Santuccia di cui ignoriamo il casato (in proposito cfr. [...] amorevole culto delle lettere classiche ed una costante, anche se non abbondante, produzione La basilica di S. Zeno in Verona, Verona 1956, pp. 119125, 223-227; per i rapporti fra il C. e il Mantegna, cfr.: P. Kristeller, Andrea Mantegna, Berlin ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] i mss. di Alfieri l’accentazione del francese, se non può dirsi arbitraria, non segue una regola costante Benedetto, Palermo, Sellerio, pp. 9-51.
Beccaria, Gian Luigi (1976), I segni senza ruggine. Alfieri e la volontà del verso tragico, «Sigma» 9, ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...