FERRARI, Giuseppe
Giorgio Marini
Nacque a Verona l'8 settembre 1835, da Dionisio e Santa Olivieri.
Molto scarsi sono gli elementi che consentono di valutare la sua formazione pittorica. Il F. dovette [...] avere come costante riferimento la locale Accademia Cignaroli ed in particolare il paesaggismo Marinelli, in La pittura in Italia. L'Ottocento, a cura di E. Castelnuovo, Milano 1991, I, p. 163; G. Marini, ibid., II, pp. 822 s.; Diz. enc. Bolaffi ...
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CIVOLI, Giuseppe
Clara Roli Guidetti
Nacque forse a Bologna nel 1705 c.; disegnatore architettonico, fu scolaro di Ferdinando Galli Bibiena (Zanotti; Crespi) e fu probabilmente sotto la sua protezione [...] . La sua presenza nell'Accademia si fece poi costante, rivestendo egli la carica di direttore per l'architettura 1737, p. 23; G. P. Zanotti, Storia dell'Accad. Clementina, Bologna 1739, I, p. 78; II, pp. 213, 387; L. Crespi, Vite de' pittori bolognesi ...
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CARETTI, Giovanni Battista
Luisa Chiumenti
Nacque a Sant'Agata sopra Cannobio (Novara) nel novembre 1803. Mancano completamente notizie biografiche di questo architetto, pittore e decoratore, del quale [...] Tuttavia questa eterogeneità, in quanto dato costante, ne fa, paradossalmente, un complesso omogeneo il C. intorno alla metà del secolo avrebbe ridotto a chiesa per mons. I. Sannibale il piccolo oratorio di S. Maria del Suffragio ad Albano, oggi ...
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DANINI, Silvio Valentino (Valentin Amvrosievič)
Carla Muschio
Non sappiamo di dove fosse originario il padre di questo architetto operoso in Russia.
Nato nel 1867 da Ambrogio e da madre russa a Char´kov [...] L'attività del D. si inserisce nel costante rinnovamento del complesso architettonico della principale residenza partecipò alla decorazione interna della Casa dei soviet (architetti E. A. Levinson, I. A. Fomin, R. A. Gedike) di Leningrado.
Il D. è ...
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BISSONI, Giambattista
Nicola Ivanoff
Nacque a Padova nel 1576 circa. Secondo il Ridolfi, sarebbe stato "discepolo di Francesco Apollodoro detto di Porcia, huomo stimato in Padova nel fare de' ritratti... [...] B. sembrerebbe ispirarsi a Ludovico Pozzoserrato, costante collaboratore di Dario Varotari.
Del 1616 L. Grossato,Di alcune pitture ai Carmini... e del recente vol.della Gasparotto, in Padova, I (1955), 11, pp. 13 s.; F. Cessi,L'oratorio di S. Bovo a ...
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CRISCONIO, Luigi
M. Antonella Fusco
Figlio di Francesco e di Anna Calise nacque a Napoli il 25 agosto del 1893.
Sulla sua formazione pittorica non esistono atti ufficiali non risulta iscritto presso [...] quell'influsso della ritrattistica cézanniana che resterà poi costante in tutta la sua opera: si guardi ancora liberty, Napoli 1976, p. 35 H. Vollmer, Künstlerlexikon des XX. Jahrh.s, I, p. 493 P. Ricci, Arte e artisti a Napoli, Napoli 1981, pp. ...
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FERRONI, Guido
Alexandra Andresen
Nacque a Siena il 19 febbr. 1888 da Ferruccio e Guglielma Nucci. Autodidatta, non seguì studi artistici regolari ma, stabilitosi a Firenze, frequentò la scuola libera [...] attestano, nelle forme arcaiche e geometrizzanti, il costante riferimento ai primitivi toscani e al purismo 171, 173; C. Marabini, in La Metafisica: gli anni Venti (catal.), I, Bologna 1980, pp. 162, 207; G. Uzzani, Artisti e letterati fra il ...
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DELLA GATTA, Saverio (Xavier)
Chiara Garzya Romano
Le prime notizie su questo pittore attivo nel napoletano tra il sec. XVIII e i primi decenni del XIX sono del 1777, quando risulta allievo di Giacomo [...] Fabris fu per il D. un punto di riferimento costante. Fonte inesauribile di ispirazione la sua Raccolta di varii dall'età delle riforme all'Unità, in Storia dell'arte italiana Einaudi, I,Torino 1982, pp. 802 s., 805, 810, 948; Gouaches napoletane ...
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ANDREA di Giovanni, detto Andrea da Murano
Camillo Semenzato
Attivo come pittore in Venezia. Le prime notizie risalgono al 7 ag. e 17 sett. 1462 e 20 febbr. 1463 e si riferisc alla doratura delle conchiglie [...] nota il contatto con Bartolomeo Vivarini, che costituisce una costante fondamentale nell'arte del pittore, e inoltre un'intonazione (nella mandorla sorretta da piattaforma di nuvole, Cristo tra i santi Sebastiano e Rocco, sotto quattro Santi e tre ...
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BRACCIOLI (Bracciuoli), Mauro
Ferdinando Arisi
Nacque a Bologna nel 1761. Dopo aver appreso i rudimenti dell'arte dal quadraturista bibienesco G. B. Alberoni, si perfezionò con D. Zanotti, ma dovette [...] il B. incominciò a lavorare in proprio a Bologna (1787), per i teatri Zagnoni (dove fu attivo anche nel 1789, 1790, 1791) e da Ferdinando Bibiena in poi era diventata una caratteristica costante della scuola bolognese.
Fonti e Bibl.: Piacenza, Bibl ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...