A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon ragione d’essere. A Palermo essa va meditata e capita […]. Chi sono i padroni di Palermo? Coloro che hanno nel pugno il destino di questa ...
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Voce del verbo lillonare (o lilloneggiare)Sin da bambina, ho sempre vissuto la lingua come un gioco. Nella mia famiglia, le parole erano terreno di sperimentazione, al punto che spesso non capivo mai fino [...] e la mia passione per la contaminazione linguistica. Tra i neologismi che mi sono più cari, ricopre un posto , le tensioni che animano il gioco neologico sono una costante nella dinamica della lingua. Proprio il termine neologismo, composto ...
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Vilipeso dalla critica, schiacciato su un presunto reazionarismo in bilico tra cliché e superficialità socio-antropologica, il poliziottesco è uscito dalla serie cadetta quando ha smesso di parlare dell’Italia [...] che, insieme allo spaghetti western, è il nutrimento costante di cineasti “cannibali” quali Quentin Tarantino e Guy autobiografica e critica di genere permette di mettere a fuoco i fatti e i protagonisti della “nera” di quegli anni (la banda della ...
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Anticamente, in Grecia, chi si accingeva ad affrontare un pericolo, un marinaio impaurito da un possibile naufragio o un condottiero impensierito dall’esito d’un’imminente battaglia, si premurava di fare [...] funzione sociale: essa serviva a garantire la procreazione costante di cives romani. Ecco perché non deve stupirci ’ (Cicerone, Pro Roscio Comoedo, 5, 13-14, in Le orazioni, vol. I, a cura di G. Bellardi, 2002, Torino, UTET, pp. 316-317)]. Phaed ...
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AA.VV.Le varietà dell’italiano contemporaneoa cura di Silvia Ballarè, Ilaria Fiorentini, Emanuele Miolacon una prefazione di Gaetano BerrutoRoma, Carocci, 2024 Silvia Ballarè – ricercatrice di Sociolinguistica [...] C’è il tasso di sviluppo che si potrà considerare costante o variabile secondo valutazioni soggettive) e le frasi scisse (la Ciò che emerge chiaramente è che anche in contesto scolastico i tratti che definiscono il neo-standard non si comportano come ...
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Enrico FinkPatrilineare. Una storia di fantasmiTorino, Lindau, 2025 Il romanzo autobiografico è un genere insidioso, nella misura in cui si rischia di ricostruire il vissuto di un individuo o di una famiglia [...] qui l’urto fra storia, memoria e letteratura è aspro, in quanto i personaggi di Bassani, Egle Levi Minzi e il suo sposo Yuri Rotstein, sono a molteplici interpretazioni, il motivo dell’ombra è una costante. Elias non si limita a provare l’angoscia di ...
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Affermare che l’odio è un sentimento e provare a dimostrare il senso dell’affermazione è compito semplice e rapidamente eseguibile: la maggior parte dei lessicografi, di fatto, ci conforta con limpide [...] , di rifiuto, di ripugnanza, oppure un costante desiderio di nuocere». Battaglia, nel Grande Dizionario il re di Corinto e la figlia di lui, ma, soprattutto, uccide i propri figli per vendetta, dopo essere stata abbandonata proprio da Giasone. In ...
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La bolla pontificia di Innocenzo VIIINella sola Germania del XVII secolo, vennero giustiziate per stregoneria circa centomila donne (Lentini, S., 2016). Le cifre sono spaventose e inaccettabili per il [...] di questo genere se le streghe non collaborassero veramente con i diavoli nel provocare effetti e danni reali… Infatti, il e a Dante, il desiderio sessuale divenne oggetto di costante smaterializzazione, cui gli autori giunsero mediante febbrili e, ...
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In questi tempi confusi e terribili, viene spesso da pensare – quando non si riesce nel dibattito pubblico a trovare una voce che possa comunicare in maniera chiara, ma soprattutto trasversale – alle grandi [...] esperimenti di scrittura, tramano un sapiente dosaggio di parole che formulano il suo messaggio costantemente memore della sua funzione e del destinatario.I tecnicismi diventano così comprensibili grazie alla presenza di altri lessemi, più noti e ...
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Lorenzo Ambrogio e Monica Bardi (a cura di)Il Grande Dizionario della Lingua Italiana UTET. Un monumento aperto al futuroGiornata di Studi 2 novembre 2022Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2024 Ventuno volumi [...] rinvengono le tracce del «dialogo costante e ininterrotto fra gli scrittori e fra i libri»: intorno a una voce l’intervento di istituzioni pubbliche capaci di fornire risorse affinché i primi volumi del GDLI siano uniformati a quelli successivi, ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...
Figlio (Roma, 320 circa - Illiberis, Spagna, 350) di Costantino I; fu nominato Cesare nel 335, e nel 337, alla morte del padre, Augusto, insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo II. Combatté con fortuna i Franchi (341-342) e assicurò per...
COSTANTE I (Flavius Iulius Constans)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, terzo figlio di Costantino e Fausta, nacque in Roma tra il 320 e il 323 d. C. Cesare nel 333 ebbe l'Illiria, l'Italia e l'Africa; Augusto con i fratelli nel 337,...