Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] si sforzarono di mantenere l’unità dello Stato, ma le precarie condizioni economiche e il decadimento politico-sociale il suo limite in una serie di mondi e di realtà ‘periferiche’ che ne mettono in costante pericolo la stabilità; avversari abituali ...
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Nazionalsocialismo
HHans Mommsen
di Hans Mommsen
Nazionalsocialismo
sommario: 1. Nazionalsocialismo e studio comparato del fascismo. 2. Fase di movimento: a) origine e struttura sociale della NSDAP; [...] confronto finale con gli Stati Uniti, votati allo sfacelo razziale e al decadimento della civiltà. Di tutto questo non restava che miseria, dolore, la morte di 35-45 milioni di uomini, e in più un risultato finale diametralmente opposto a quello al ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] bellezza fisica non soggetta al decadimento; il regime di vita ascetico; l’abito particolare; i miracoli di guarigione; le folle che effetti, l’interesse di Eusebio per i bioi degli uomini pii è radicato nel suo impegno costante per l’apologetica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] nella cura delle malattie non tiene il passo del parallelo decadimento fisico prodotto dalla civiltà moderna, cui si deve un indebolimento il modo di procedere tipico dello scienziato, un tipo di intellettuale che cerca costantementedi portare l ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] la convinzione che Costantino fosse stato il responsabile di questo decadimento, e che la sua ‘epoca’, considerata nell altre epoche, diverse ma accomunate da quelle caratteristiche costanti che qualificano per l’appunto l’era costantiniana.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Claudio Leonardi
Francesco Santi
Claudio Leonardi ha segnato il panorama della storiografia del nostro tempo per l’energia delle iniziative intraprese, che hanno guadagnato agli studi sul Medioevo latino [...] dal ripensamento italiano di Giorgio Pasquali (1885-1952) e di Gianfranco Contini (1912-1990). Costante sarà infatti per la storia perdeva ogni possibilità di significato e ogni unità, per risultare mero decadimento. Quale funzione poteva esserci per ...
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decadimento
decadiménto s. m. [der. di decadere]. – 1. Il decadere, sia fisico, sia morale: d. delle forze; il d. delle nazioni; d. delle lettere, delle arti; d. mentale, deterioramento dell’efficienza intellettiva che non raggiunge la gravità...
calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura più elevata di quella a cui si trova...