COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] della natura umana, sulla fede come sola vera fonte di salvezza, sulle responsabilità della Chiesa romana nel decadimento della religione, sulla "giustitia imputata". Rimangono però costanti le dichiarazioni sulla sua devozione alla Chiesa e al papa ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] , quella costante ed inappagata sete di affetti, di colloquio spirituale e quel bisogno, soprattutto, di patria, al 1851 si accentuò il decadimento fisico del Berchet. Aveva sofferto ancora una volta la delusione di una grande battaglia perduta; ...
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COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] un grande splendore, ma gli parve poi di dover assistere ad un progressivo decadimento che lo rattristava; si trovò perciò spesso lato, e fascismo dall'altro - è la costante ricerca di rapporto e mediazione fra rilevazione quantitativa quanto mai ...
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COSTA, Lorenzo
Paolo Petroni
Di nobile famiglia spezzina, originaria di Sarzana, nacque a La Spezia il 18 ott. 1798 da Giovanbattista e Angela Picedi dei conti Vezzano.
Il C. trascorse la prima infanzia [...] patriottico, che venerà di romanticismo una cultura fondata essenzialmente sui classici, apparirà come costante ispiratore della sua in latino e a un discorso assai significativo Sul decadimento morale del secolo in relazione al progredire delle ...
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ANDREA d'Isernia
Francesco Calasso
Scarsi i ragguagli sicuri sulla sua vita: nelle sue opere e in tutti i documenti che lo riguardano, è ricordato col nome della storica città del Sannio che gli diede [...] dominava nella scuola di Bologna, e ne aveva favorito il decadimento. Aderenza alla pratica (di qui, la sembra di ascrivere la compilazione dei Riti, che un'antichissima e costante tradizione, risalente a Luca da Penne, di poco posteriore ...
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LEGA, Silvestro
Matteo Lafranconi
Nacque l'8 dic. 1826 a Modigliana, cittadina della Romagna toscana, da Antonio e Giacoma Mancini, sposata in seconde nozze il 18 giugno 1820.
L'atto di battesimo registra [...] e consapevoli del decadimento economico della sua famiglia, ottennero per il L. la concessione di una sovvenzione d la fortuna di conoscere il Conte Roselmini Odoardo che con sua signora abitava, quasi costantemente, la bella villa di Poggiopiano; e ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] su tematiche di più vasta attualità etico-civile -, dall'altro dalla costante attenzione alle sillaba chiusa (p. 173); le tendenze al decadimento del dialetto (pp. 169 s.) e all'introduzione nel romanesco di tratti dei dialetti finitimi (pp. 177 s ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] (Nesi, Riscoprendo…).
L'allontanamento da Firenze e la mancanza di commissioni degne di rilievo portarono gradualmente il M., nell'ultima fase della sua attività, a un costante e progressivo decadimento artistico, a commento del quale I.E. Hugford ...
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decadimento
decadiménto s. m. [der. di decadere]. – 1. Il decadere, sia fisico, sia morale: d. delle forze; il d. delle nazioni; d. delle lettere, delle arti; d. mentale, deterioramento dell’efficienza intellettiva che non raggiunge la gravità...
calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura più elevata di quella a cui si trova...