Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] sosteneva l'esigenza del superamento del potere temporale della Chiesa, in relazione a due cause: "il movimento costante, naturale, irresistibile che spinge i popoli a costituirsi in forti centri secondo la loro nazionalità" e "il movimento continuo ...
Leggi Tutto
BONOMELLI, Geremia
Francesco Malgeri
Nacque a Nigoline (Brescia) il 22 sett. 1831 da Giacomo, piccolo proprietario agricolo, coltivatore diretto, e da Antonia Zanola. Dal 1843 studiò al collegio ginnasiale [...] . E. Schiapparelli. Secondo il B. la scomparsa del potere temporale era determinata da due cause: "il movimento costante, naturale, irresistibile che spinge i popoli a costituirsi in forti centri secondo la loro nazionalità" e "il movimento continuo ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] ; alta e discosta da essa, e resta tale, costante punto di riferimento ma non di partenza e tanto meno dev'esser reietto e aborrito. Annullato quel dissidio, ogni altro, che naturalmente ne deriva, in D. si placa sino ad annullarsi; ogni cosa ...
Leggi Tutto
Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] novità grafica delle sue ricerche scientifiche, l'interesse per il fenomeno naturale o per i moti dell'animo. Nella raccolta postuma di sua ricerca, che partiva da un'esigenza artistica cui costantemente s'intrecciava; sia perché essa si svolgeva al ...
Leggi Tutto
Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] Feuerbach che nella sua polemica antihegeliana si limita a rivendicare la naturalità dell'uomo, per M. la "natura" dell'uomo non macchine, materie prime, attrezzature, ecc. (il "capitale costante"), rispetto al "capitale variabile" o fondo-salarî, ch ...
Leggi Tutto
Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] . divise l'amministrazione dell'Impero tra i figli C. II, Costante, Costanzo, e i nipoti Delmazio e Annibaliano. Quando Sapore II l'economia restasse caratterizzata dall'antitesi tra economia naturale, cui terrebbero funzionarî e alti gradi dell' ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] di un'esistenza intelligibile in un mondo ideale. Eternamente costante nelle sue determinazioni, il mondo ideale "invisibile" desiderî e lasciandosene dominare, più basso, nella gerarchia naturale, è l'organismo corporeo in cui deve trasmigrare. ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] pressioni operate da perturbazioni ambientali dovute a cause sia naturali sia antropiche.
Fisica
Elettrologia
R. elettrica
Grandezza definita come il rapporto tra la differenza di potenziale costante agli estremi di un conduttore e l’intensità della ...
Leggi Tutto
Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] sia che si indaghi sui fondamenti della teologia naturale e della morale, sottolineando il diverso modo di K., a parte gli esiti idealistici, fu comunque il punto di riferimento costante dei pensatori successivi (J. F. Herbart, A. Schopenhauer, J. F. ...
Leggi Tutto
Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] a Weimar fu di relativo silenzio poetico e d'intensa attività pratica. Il contatto costante coi problemi della vita lo sospingeva, piuttosto, verso le scienze naturali. Si occupò di geologia e di mineralogia (fra l'altro scrisse il trattato Über ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...