Affermare che l’odio è un sentimento e provare a dimostrare il senso dell’affermazione è compito semplice e rapidamente eseguibile: la maggior parte dei lessicografi, di fatto, ci conforta con limpide [...] di rifiuto, di ripugnanza, oppure un costante desiderio di nuocere». Battaglia, nel Aminta, mette a confronto il «ben passato» e la «presente noia» (Tasso, T., Aminta, II, 2, 199-202, in Poesie, a cura di F. Flora, 2004, Ricciardi, Milano-Napoli, ...
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La bolla pontificia di Innocenzo VIIINella sola Germania del XVII secolo, vennero giustiziate per stregoneria circa centomila donne (Lentini, S., 2016). Le cifre sono spaventose e inaccettabili per il [...] e a Dante, il desiderio sessuale divenne oggetto di costante smaterializzazione, cui gli autori giunsero mediante febbrili e, rimane oscura. Parentele negateLo studioso Catani (2017, I, pp. 43-81, II, pp. 34-96) fa un passo avanti e ci offre, forse, ...
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A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon potere mafioso, che aleggia e inquina l’ultima casa di Federico II:«A Palermo la corruzione è fisica, tangibile ed estetica: una ...
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Numero periodicoDopo il breve ed essenziale proemio, la Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice avvenuto nel loro nono anno di età. Il racconto è inaugurato da un aggettivo numerale [...] V. n., XXXIX 1).Numero amicoIl nove è, dunque, il numero costante nella Vita nuova ed è il numero «amico» (cfr. V. n manuale astronomico di Dante come confermano anche le citazioni esplicite in Conv., II 5 17 e 13 11 –, in questa data fatale si può ...
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Tommaso Giartosio, una delle voci del programma radiofonico Fahrenheit di Radio3, è in realtà tante cose: saggista, poeta, narratore, traduttore. Questa notevole apertura alare – di solido stampo umanistico [...] alla poesia – essendo Giartosio tra i pochi a tessere un dialogo costante e mai domo tra prosa e poesia. Così c’è la poesia tre sezioni, finali invece, in Giartosio, Alfabeti, I, II, III; «Certe lettere […] rimangono costruzioni relativamente anodine: ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] Mazza entrasse in Monte Nero per forza e con ispargimento di sangue», vol. II, pp. 714-715) e messer Mazzone (Ninfale fiesolano [Segre-Ossola 1997 XVII (GRADIT s.v.), ha beneficiato di impiego costante nel linguaggio giovanile del XX secolo (una sorte ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] essa non è però per te né un ricordo né una costante fantastica, e ti suggestiona per frivole ragioni letterarie o analogiche e 1948, in Lettere II 278) e ritorna nel 1949 (cfr. la lettera del 19 luglio 1949 in Lettere II 400).4 Scritto pubblicato ...
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Giace senza mangiare, abbandonato il corpo ai doloriconsumandosi sempre nelle lacrimegiacché si è resa conto di aver subito ingiusto oltraggio dal suo uomonon solleva lo sguardo, non distoglie il volto [...] mortifere del veleno con cui ucciderà Glauce; la pioggia costante e inarrestabile bagna Medea a colloquio con il re Creonte , 1, 2013, pp. 163-96.Martina, A., Euripide. Medea, I, II, III, Roma, Fabrizio Serra Editore, 2018Martina, A., Cozzoli, A. T., ...
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Il primo capitolo, Come nasce un linguista, si legge tutto d’un fiato e così, pagina dopo pagina, quelli successivi. Come un romanzo che fatalmente tiene incollato il lettore dall’inizio alla fine, la [...] che, ricorda, era già del padre.E nel desiderio costante di riconoscere e restituire ciò che quella terra gli ha fatto comprendere, nel I capitolo, Come nasce un linguista, nel II capitolo le domande di Cristiana De Santis ci portano Sulle tracce ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...
Figlio (n. 630 - m. Siracusa 668) di Costantino III, imperatore d'Oriente. Alla morte del padre (24 maggio 641) fu escluso dal trono che passò a Eraclio; nel nov. dello stesso anno una congiura militare lo portò sul trono sotto la reggenza del...
Figlio (m. 685) di Costante II; associato al trono nel 654, ebbe la reggenza dal 662 al 668 durante la spedizione del padre in Italia, e alla notizia dell'uccisione di questo si diresse in Sicilia dove vinse e mandò a morte l'imperatore Mizizio....