società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] che altera l’originario e naturale stato dell’umanità. Un modello diverso è rappresentato dall’ideale stoico del cosmopolitismo (inteso come comunità dell’intero genere umano), che consente di dissociare l’aspetto sociale da quello statuale, e ...
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Diplomazia
Sergio Romano
Introduzione
Secondo il Dizionario Enciclopedico Italiano, 'diplomazia' è "l'arte di trattare, per conto dello Stato, affari di politica internazionale. Più concretamente, l'insieme [...] stessi luoghi, adottano le medesime convenzioni sociali e rivestono le loro peculiarità nazionali con gli abiti di uno stesso cosmopolitismo. Vedremo fra poco quali fossero i loro compiti e come il secolo XIX abbia fortemente contribuito a definire i ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] ben traspariva dalla prolusione su I vincoli dell'umana alleanza (Bologna 1876), dove risultava il suo disprezzo per il "cosmopolitismo, anonimo e vuoto" e più chiara l'esortazione a non dimenticare di appartenere alla "schiatta italiana", ad essere ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] del governo di Augusto fu che l’organizzazione dell’Impero doveva essere fondata sulle idee romano-nazionali: al cosmopolitismo di Cesare e all’indirizzo orientalizzante di Antonio, Augusto contrappose la persistenza del principio che aveva dominato ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] . Nella persona del re s'ineentra il movimento artistico, scientifico e letterario, e tutto si colora di quel cosmopolitismo che è il riflesso della sua politica internazionale. Il catalano, già usato come lingua diplomatica, in Sicilia (1282 ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] che con i comandi penali, ricorrendo ai mezzi ammessi dal diritto internazionale. Ancora oltre va il principio del cosmopolitismo della legge penale, per il quale a ogni stato spetta un diritto di punire universale relativamente a tutti i ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] europeo e mondo greco e islamico, presto ampliò grandemente la sua sfera. Oltre la geografia, giovò la storia: cioè certa tradizione cosmopolitica, alimentata da Roma e dal papato, divenuta poi quasi natura. Dalla penisola era mossa, nel sec. XI, la ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...