LIPSIO, Giusto (Iustus Lipsius, latinizzamento di Joost Lips)
Carlo Morandi
Nato ad Overyssche presso Bruxelles il 18 ottobre 1547, morto a Lovanio il 23 aprile 1606. Fece i primi studî nel collegio [...] suo pensiero: l'etica stoica e la politica tacitiana. Infatti la sua coscienza politica si muove in una sfera di cosmopolitismo internazionale e la sua precettistica si vale di quell'adattamento dello storico di Tiberio ai nuovi tempi che è comune ...
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Nuovi diritti e globalizzazione
Danilo Zolo
La nozione di nuovi diritti
L’espressione nuovi diritti o nuovi diritti umani è di uso recente. Denota, sia pure al di fuori di una tassonomia rigorosa, i [...] la deriva della modernizzazione e della occidentalizzazione del mondo.
L’esplosione dei diritti
Per altri autori le aspettative cosmopolitiche sono prive di conferme storiche e di fondamento teorico, oltre a essere esposte ai rischi del dogmatismo e ...
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ROSSI, Gilberto. –
Giovanni Berlucchi
Marco Piccolino
Nacque a Città di Castello (Perugia) il 9 gennaio 1877, secondogenito dei sette figli di Gualtiero, nobile possidente terriero, e di Isotta Fiorenzi, [...] , schiva e riservata, avversa a ogni ostentazione del proprio valore di uomo e di scienziato. A fronte del cosmopolitismo scientifico e accademico di Moritz Schiff, Luigi Luciani e Giulio Fano, suoi predecessori sulla cattedra fiorentina, il suo ...
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CIUSA, Francesco
Maria Elvira Ciusa
Figlio di Giacomo e di Giovanna Guidacciolu, nacque a Nuoro il 2 luglio 1883. Scultore e disegnatore, fu considerato dai contemporanei l'aedo della sua gente; come [...] sculture. L'Ucciso marca il distacco del C. dalle origini culturali e storiche sarde e il suo passaggio a un certo cosmopolitismo espresso in opere come Ilbacio,Verso l'ideale, il Monumento ai caduti di Iglesias o La Madonna del combattente, di tono ...
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Bernstein, Eduard
Politico tedesco (Berlino 1850-ivi 1932). Fu uno dei primi membri della socialdemocrazia tedesca. Nato da umile famiglia ebrea d’origine polacca, sin dal 1872, seguendo i consigli di [...] tesi di una sorta di missione universalistica del popolo ebraico, effetto della sua stessa dispersione e del conseguente cosmopolitismo. Scrisse anche in talune riviste svizzere contro la continuazione della guerra. Scoppiata la rivoluzione in Russia ...
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Branca della biogeografia (detta anche geobotanica) che studia i tipi e la distribuzione dei raggruppamenti vegetali sulla Terra e le cause della diversificazione delle maggiori comunità vegetali.
Gli [...] distribuzione delle specie, da cui si desumono informazioni sulla loro associabilità e sulla loro biologia (migrazioni, cosmopolitismo, endemismo ecc.), integrano il lavoro dalla tassonomia e forniscono dati sulla mobilità degli elementi floristici e ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] ancora il chimerico sogno di un nuovo Sacro Romano Impero e pensatori e poeti restavano tuttavia fedeli ai loro ideali cosmopolitici, fissi all'universo e noncuranti o quasi dimentichi del mondo troppo angusto della patria reale.
RANDE LETT-G 32esimo ...
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FRANCESE, RIVOLUZIONE
Alberto Maria Ghisalberti
. La molteplicità delle cause, la complessità degli elementi, la varietà dei momenti e delle conseguenze hanno reso sempre difficile il giudizio e la [...] dell'Enciclopedia. Condorcet, più vecchio (è coetaneo di Marat), ne sarà addirittura collaboratore. E l'umanitarismo, il cosmopolitismo, l'insofferenza dei vincoli e delle imposizioni dei culti ufficiali diffonde la Massoneria, non a torto definita ...
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Romanziere inglese, nato il 3 dicembre 1857 in Ucraina da famiglia polacca, morto il 3 agosto 1924 a Bishopsbourne (Kent). Il suo vero nome era Teodor Józef Konrad Korzeniowski. Il padre, uomo di lettere [...] il C. è quasi unanimemente considerato un classico, in quanto, pur essendo una delle maggiori espressioni di quel cosmopolitismo letterario che per tanta parte si riallaccia allo Stevenson, la sua opera si rifà alla tradizione classica inglese; molte ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...] apertura culturale, derivatagli da una giovanile formazione di stampo illuministico, e nutrita in seguito dal cosmopolitismo del celeberrimo salotto della sua corrispondente, luogo davvero emblematico sul quale converrà soffermarsi per cogliere ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...