Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Marguerite Yourcenar è una delle scrittrici più raffinate del Novecento. Educata fin [...] dall’infanzia allo studio dei classici e al cosmopolitismo, si dedica giovanissima alla scrittura. Particolarmente affascinata dal mondo antico, concepisce un romanzo interamente incentrato sulla figura dell’imperatore Adriano, Le memorie di Adriano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Europa in cui si consolidano gli Stati nazionali, l’Impero asburgico appare all’inizio [...] un rinnovato patriottismo tedesco dall’impronta e dal respiro, ora, non solo locale e che fa della differenza e del cosmopolitismo il motore della propria potenza. E mentre comincia a delinearsi la grande Vienna, con la nobiltà austriaca e boema che ...
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Storico italiano (Firenze 1840 - ivi 1905); insegnò prima diritto costituzionale e poi storia nel R. Istituto di scienze sociali di Firenze, dedicandosi anche alla letteratura (notevoli specialmente le [...] sue traduzioni di Aristofane). Scrisse una Storia d'Italia dopo il 1789 (1878), intesa a dimostrare che il cosmopolitismo dei principî rivoluzionarî francesi si era in Italia trasformato in sentimento nazionale e aspirazione a indipendenza e unità. ...
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zdanovismo
Dal nome dell’ideologo e politico sovietico A.A. Ždanov, indirizzo generale di politica culturale avviato nell’Unione Sovietica subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale sulla base [...] della critica all’individualismo decadente in letteratura, al formalismo nell’arte e nella musica, al cosmopolitismo, alla sudditanza nei confronti della filosofia occidentale. Si espresse nel richiamo, non privo di pesanti interventi censori, agli ...
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(Pellegrinaggio del giovane Aroldo) Poema (1812-18) del poeta inglese G.G. Byron (1788-1824). Divenne subito popolare anche fuori dell'Inghilterra quale tipico rappresentante di certi gusti e atteggiamenti [...] del primo romanticismo: un misto di avidità e di sazietà di piaceri, di misantropismo e di cosmopolitismo, che cerca, nel viaggiare per quelli che erano i luoghi più cari alla sensibilità contemporanea (la Grecia, il Levante, ecc.), e in avventure ...
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MELÉNDEZ VALDÉS, Juan
Salvatore Battaglia
Poeta spagnolo, nato a Ribera del Fresno (Badajoz) l'11 maggio 1754, morto a Montpellier il 24 maggio 1817. A Salamanca, dove dal 1772 seguiva gli studî giuridici [...] ), fu decisiva per la formazione della sua cultura poetica l'amicizia di José Cadalso, spirito educatosi a un cosmopolitismo letterario e pervaso di chiari presentimenti romantici. In questo periodo, il M. V., "appassionato di cose moderne" imparò ...
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INTERNAZIONALE e internazionalismo
Rodolfo Mondolfo
Nel senso più generale questi termini qualificano tutte le relazioni o tendenze ideali o pratiche, che stringano forze individuali o collettive in [...] nazionalistico dell'opposizione fra Greci e Barbari; e si concreta nelle rivendicazioni della natura, dell'ἄγραϕος νόμος e del cosmopolitismo di sofisti, cinici e stoici. Ma con il cristianesimo l'idea di umanità si ravviva nell'affermazione della ...
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MATISSE, Hehri
Andrée R. Schneider
Pittore e incisore, nato a Le Cateau il 31 dicembre 1869. Allievo di G. Moreau, espose per la prima volta al champ-de-Mars nel 1896. Le mostre personali tenute a Parigi [...] i varî aspetti del suo talento complesso, a lungo nutritosi sulla Riviera luminosa nell'andirivieni variopinto del cosmopolitismo. Confuso dall'opinione pubblica nel gruppo brutale dei Fauvistes formatosi tra il 1905 e il 1910, effettivamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] che vedrà la cultura italiana – passata dall’area d’influenza francese a quella tedesca, e dal cosmopolitismo liberale all’autarchia fascista – scivolare lentamente ma inesorabilmente ai margini della cultura internazionale. In particolare, si ...
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Poeta e romanziere francese (Vichy 1881 - ivi 1957). Collaboratore della Nouvelle revue française, della Revue de Paris e del quotidiano argentino La Nación, cofondatore di Commerce (1924), aderì alle [...] come nel suo capolavoro: A.-O. Barnabooth. Ses oeuvres complètes, 1913, autobiografia immaginaria di un poeta sudamericano), un cosmopolitismo e, più precisamente, un'aspirazione europeistica, che è tipica della sua generazione e che, nella sua opera ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...