Liszt, Franz
Luisa Curinga
Straordinario pianista e grande innovatore della musica ottocentesca
Compositore ungherese dell’Ottocento, colto e cosmopolita, fu anche un celebre virtuoso del pianoforte. [...] Creatore di un nuovo genere musicale, il poema sinfonico, composizione per orchestra che trae la sua ispirazione da motivi storici, pittorici, letterari o naturalistici; Liszt sviluppò un linguaggio originale ...
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Nome d'arte della cantante e pianista di jazz afroamericana Eunice Kathleen Waymon (Tryon, Carolina del Nord, 1933 - Carry-le-Rouet 2003). Esordì nel 1954, distinguendosi ben presto per l'indole cosmopolita [...] e l'eclettismo con cui affrontò i generi più varî della musica afroamericana (jazz, blues, rhythm and blues e radici folcloriche) e non (si ricorda la sua interpretazione di Ne me quitte pas di J. Brel). ...
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Pontes, Dulce. – Cantautrice portoghese (n. Montijo, Lisbona, 1969). Formatasi come pianista, ha intrapreso successivamente la carriera di cantante, vincendo nel 1991 il Festival da Cançao portoghese con [...] il brano Lusitana paixão. Interprete intensa e dotata di una voce cosmopolita, ha saputo coniugare le sonorità classiche del fado con stimoli profondamente innovatori, ponendo in connessione le suggestioni della saudade con i generi pop e il folk e ...
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Stravinskij, Igor´ Fedorovič
Guido Turchi
Il musicista che rivoluzionò il 20° secolo
Compositore russo, tra i maggiori protagonisti della musica del Novecento, Stravinskij nell’arco della sua lunghissima [...] carriera impiegò svariati stili compositivi e diversi linguaggi musicali. Di cultura cosmopolita, ebbe enorme influenza sui compositori contemporanei e successivi, rivoluzionando l’orchestrazione tradizionale e reinventando il balletto moderno
Quasi ...
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Riccardo. Cantautore e compositore (n. Saigon, Vietnam, 1946), di padre italiano e di madre francese. Raggiunse il successo con Bella senz'anima (1974) e Margherita (1976), con arrangiamenti di Vangelis [...] la collab. tra C. e Mogol, riconfermata con il bel duetto con Mina di Questione di feeling (1985). Per la sua anima cosmopolita C. è riuscito a far conoscere sul piano internazionale la sua musica in tutto il mondo e soprattutto in Francia, dove si è ...
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Musicista (Onega, governatorato di Novgorod, 1873 - Beverly Hills 1943). Studiò al conservatorio di Pietroburgo e poi a quello di Mosca, dove ebbe come insegnanti A. I. Siloti per il pianoforte, S. I. [...] Come pianista, fu uno dei più applauditi concertisti del suo tempo; come compositore, aderì alla corrente d'intonazione cosmopolita, avversa alla scuola nazionale russa. Tra i suoi lavori, caratterizzati da un brillante eclettismo, figurano le opere ...
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GRIMANI, Vincenzo
Antonio Borrelli
Nacque a Mantova, il 26 maggio 1655, da Antonio ed Elena Gonzaga.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie veneziane, che nel XVI secolo aveva avuto tra i suoi [...] 1678, di un nuovo teatro, il S. Giovanni Grisostomo, che risultò fra i più importanti d'Europa.
Vissuto in un ambiente cosmopolita, fra religiosi e uomini di cultura, a contatto con politici, artisti, impresari, attori e attrici, nel 1673 il G. poté ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] nell’Ottocento e nel Novecento, numerosi sono gli scrittori che si sono decisamente orientati verso la cultura francese e cosmopolita: V. Cherbuliez; G. de Pourtalès; il poeta C.A. Cingria, animatore della rivista ginevrina La voile latine (1904-10 ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] l'uso espressivo del silenzio, per Hollywood forse la conquista più insperata. Ne derivò una sorta di linguaggio cosmopolita dal quale i caratteri distintivi affiorano a seconda del contesto narrativo o del genere cinematografico. La personalità di ...
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FONTEMAGGI
Federico Colonia
Famiglia di compositori e organisti attivi a Roma nel corso dei secoli XVIII e XIX.
Antonio nacque a Roma nella seconda metà del sec. XVIII. Non sappiamo con chi intraprese [...] dal 1828 fu esaminatore dei maestri di cappella e dal 1832 esaminatore dei maestri compositori; favorì inoltre l'atteggiamento più cosmopolita che l'Accademia ceciliana adottò a partire dal 1835 verso gli artisti e l'ambiente musicale in genere. Nel ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...