Scrittore svizzero di lingua francese (Berlino 1881 - Losanna 1941). Cosmopolita e amante dei viaggi, fu un convinto assertore dell'unità europea. Scrisse romanzi (La cendre et la flamme, 1910; Montclair, [...] 1926; La pêche miraculeuse, 1937), racconti (Marins d'eau douce, 1919; Contes du milieu du monde, 1940) e saggi (De Hamlet à Swann, 1924; Nietzsche en Italie, 1929, trad. it. 1945); notevole successo ebbero ...
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Scrittore lituano (Hannover 1831 - Oslo 1904), originario di Hannover; spirito cosmopolita, poliglotta e fervente patriota, curò la stesura di un manifesto con migliaia di firme volto a ottenere il riconoscimento [...] della lingua lituana nelle scuole. È autore fra l'altro di una poesia che ebbe grande fortuna anche come secondo inno nazionale: Lietuvininkai mes esam gime ("Noi siamo nati lituani") ...
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Manguel, Alberto. – Scrittore e saggista argentino naturalizzato canadese (n. Buenos Aires 1948). Intellettuale cosmopolita, trascorsa l'infanzia a Tel Aviv ha fatto ritorno in Argentina per poi abbandonare [...] il Paese nel 1968 e soggiornare in Francia, Inghilterra, Italia, Tahiti e quindi in Canada. Pensatore eclettico, ha indagato con acutezza e profondità di analsi temi connessi con la storia della lettura ...
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Poetessa statunitense (Ilford 1923 - Seattle 1997). Crebbe in un ambiente familiare colto e cosmopolita, che ne favorì l'eclettica educazione alla letteratura e alla danza; visse l'esperienza della guerra [...] come infermiera a Londra. Dopo aver pubblicato il primo volume di versi (The double image, 1946), nel 1948 lasciò l'Inghilterra per stabilirsi negli USA, dove insegnò letteratura in varie università. Il ...
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Macciocchi, Maria Antonietta. – Giornalista, scrittrice e donna politica italiana (Isola Liri 1922 - Roma 2007). Intellettuale cosmopolita ed estranea a ogni compromesso, attivista per i diritti umani [...] e strenuamente impegnata per la questione femminile, voce dissonante dai dogmatismi e oppositrice di ogni forma di dittatura, è stata tra le figure più interessanti della cultura europea del dopoguerra. ...
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Scrittore svizzero naturalizzato francese (Ginevra 1829 - Combs-la-Ville, Seineet-Marne, 1899). Scrisse fortunati romanzi d'ambiente cosmopolita: Le comte Kostia (1863), L'aventure de Ladislas Bolski (1870), [...] ecc., ma si mostrò scrittore migliore in libri di viaggio o di critica: Hommes et choses du temps présent (1883); Profils étrangers (1889); L'art et la nature (1892). Le prince Vitale (1864) segna l'inizio ...
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Liszt, Franz
Luisa Curinga
Straordinario pianista e grande innovatore della musica ottocentesca
Compositore ungherese dell’Ottocento, colto e cosmopolita, fu anche un celebre virtuoso del pianoforte. [...] Creatore di un nuovo genere musicale, il poema sinfonico, composizione per orchestra che trae la sua ispirazione da motivi storici, pittorici, letterari o naturalistici; Liszt sviluppò un linguaggio originale ...
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Storico scozzese (Borthwick, Midlothian, 1721 - Edimburgo 1793). R. è, con Hume e Gibbon, uno dei tre grandi storici inglesi del sec. 18º. Discepolo di Voltaire, ne mutuò la visione cosmopolita, abbandonando [...] il punto di vista insulare di Hume. E come Voltaire mise in risalto l'opera della Chiesa medievale come potenza civilizzatrice.
Vita e opere
Pastore, figlio di un ministro presbiteriano, risiedette a ...
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Antropologo francese (Poitiers 1935 - ivi 2023). Noto per le sue ricerche in Africa occidentale, è passato poi ad occuparsi di un’antropologia dei mondi contemporanei e della dimensione globale e cosmopolita [...] che accomuna i popoli coloniali e l’Occidente. Già directeur d’études presso L’École des hautes études di Parigi, è tra i pensatori più significativi dell'antropologia contemporanea. Tra le sue elaborazioni ...
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Nome d'arte della cantante e pianista di jazz afroamericana Eunice Kathleen Waymon (Tryon, Carolina del Nord, 1933 - Carry-le-Rouet 2003). Esordì nel 1954, distinguendosi ben presto per l'indole cosmopolita [...] e l'eclettismo con cui affrontò i generi più varî della musica afroamericana (jazz, blues, rhythm and blues e radici folcloriche) e non (si ricorda la sua interpretazione di Ne me quitte pas di J. Brel). ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...