HOFMANN, Alberto
Silvano Scannerini
Nacque a Tokyo il 13 apr. 1908 da Amerigo, professore pro tempore di idraulica all'Università di Tokyo, e da Berta Kueffel. Nato per caso in Estremo Oriente, ricevette [...] XX secolo l'H. fu contemporaneamente uomo fedele alla tradizione coloniale europea del XIX secolo e innovatore cosmopolita: conservatore, in quanto faceva partire le sue analisi e proposte di assestamento forestale e di pianificazione territoriale ...
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Pontes, Dulce. – Cantautrice portoghese (n. Montijo, Lisbona, 1969). Formatasi come pianista, ha intrapreso successivamente la carriera di cantante, vincendo nel 1991 il Festival da Cançao portoghese con [...] il brano Lusitana paixão. Interprete intensa e dotata di una voce cosmopolita, ha saputo coniugare le sonorità classiche del fado con stimoli profondamente innovatori, ponendo in connessione le suggestioni della saudade con i generi pop e il folk e ...
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Poetessa (Parigi 1930 - Roma 1996), figlia di Carlo e di madre inglese. Vissuta in Francia (fino al 1939), quindi in Inghilterra e negli USA, si trasferì in Italia nel 1946, stabilendosi a Roma nel 1950. [...] La formazione irregolare, cosmopolita e plurilingue (si veda il vol. dei Primi scritti 1952-1963, 1980, in inglese, francese e italiano) contribuì a orientare la sua scrittura verso una sorta di sperimentalismo naturale, più prossimo al surrealismo ...
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Stravinskij, Igor´ Fedorovič
Guido Turchi
Il musicista che rivoluzionò il 20° secolo
Compositore russo, tra i maggiori protagonisti della musica del Novecento, Stravinskij nell’arco della sua lunghissima [...] carriera impiegò svariati stili compositivi e diversi linguaggi musicali. Di cultura cosmopolita, ebbe enorme influenza sui compositori contemporanei e successivi, rivoluzionando l’orchestrazione tradizionale e reinventando il balletto moderno
Quasi ...
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KRAUTHEIMER, Richard
Ornella Francisci Osti
Figlio di Nathan, commerciante all'ingrosso, e di Martha Landmann, nacque a Fürth, in Baviera, il 6 luglio 1897.
Ebreo, fu costretto a emigrare dalla Germania [...] nel 1933; cittadino degli Stati Uniti dal 1942, cosmopolita, il 21 apr. 1994 a Roma, in Campidoglio, fu proclamato civis Romanus. Scettico illuminato, liberale, democratico, fu un grande maestro, oltre che per la sua eccezionale cultura sull' ...
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ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] conoscenza che aveva della lingua ebraica al lavoro librario nell'ambiente cosmopolita della tipografia di Daniele Bomberg, che, venuto nel 1515 da Anversa, fu pioniere e per vent'anni operosissimo promotore della stampa ebraica in Venezia. Egli si ...
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LIPINSKY, Angelo
Lanfranco Mazzotti
Nacque a Roma il 26 apr. 1904 da Sigmund, pittore e incisore tedesco di origine ebraica, e da Elenita Kümpel, di confessione protestante. Il padre, trasferitosi nel [...] 1902 da Berlino a Roma - dove il L. crebbe nel clima vitale e cosmopolita della comunità tedesca - e stabilitosi inizialmente a villa Strohl-Fern, esercitò un'influenza determinante nella formazione intellettuale del figlio.
Gli studi, interrotti ...
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Barbiano di Belgioioso-Este, Cristina Trivulzio
Patriota (Milano 1808-ivi 1871). Separatasi dal principe Emilio Barbiano di Belgioioso-Este, passò in Svizzera, a Genova, a Marsiglia; dopo aver finanziato Mazzini per [...] la spedizione di Savoia (1834), si stabilì a Parigi, dove aprì un salotto frequentato dall’intellettualità cosmopolita della metropoli. Scoppiati i moti del 1848, raccolse un battaglione di volontari a Napoli e si recò a Milano, dove caldeggiò la ...
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CAETANI, Ersilia
Armando Petrucci
Nacque a Roma il 12 ott. 1840 da Michelangelo, principe di Teano poi duca di Sermoneta, e da Callista Rzewuska, di nobile famiglia polacca. Il padre le trasmise ben [...] presto il gusto a studi vasti e vari, la madre l'interesse cosmopolita alle culture europee: tendenze ambedue rarissime nella nobiltà e nel provinciale mondo romano d'allora, ma in un certo senso tradizionali nei Caetani. Educata in casa da L. M. ...
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Patriota (Milano 1808 - ivi 1871). Separatasi dal principe Emilio Barbiano di Belgioioso Este, che aveva sposato sedicenne, C. passò in Svizzera, a Genova, a Marsiglia e, quando Mazzini organizzò la spedizione [...] ricavata dalla vendita dei suoi gioielli (1834). Stabilitasi a Parigi, aprì un salotto famoso, frequentato dall'intellettualità cosmopolita della metropoli. Scoppiati i moti del 1848 sbarcò a Napoli, raccolse un battaglione di volontarî e si recò ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...