Perché una Costituzione per l'Europa?
Il Trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa, ratificato dal Consiglio europeo a Roma il 29 ottobre 2004 e successivamente sottoposto al vaglio della definitiva [...] insieme di valori intellettuali e morali, resa necessaria dalla cupa minaccia di un permanente conflitto tra gli Stati sovrani, un'Europa cosmopolita fu considerata da molti pensatori del 17° e del 18° sec. (G.W. von Leibniz, l'abbé de Saint-Pierre ...
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ZOONOSI
Adriano Mantovani
Antropozoonosi. - L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce z. quelle "malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all'uomo e viceversa". [...] all'uomo, di origine soprattutto caprina ed ovina) e B. abortus (di origine soprattutto bovina). È un'infezione cosmopolita, particolarmente importante nei paesi del Mediterraneo. La trasmissione avviene sia per contatto diretto con animali infetti e ...
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Arcipelago formato da quasi 250 isole (e da numerosissimi scogli corallini) situate nell'Oceano Pacifico presso a poco fra 16° e 20° S., 177° E. e 178° O., a 3400 km. circa a nordest di Sidney e 2200 km. [...] o gruppi di animali caratteristici. I mammiferi che mancano nella regione polinesiana sono rappresentati solo da qualche specie cosmopolita di Pipistrelli e di Rosicanti. Gli Uccelli, relativamente numerosi, hanno molte specie comuni all'Australia e ...
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NEOLOGISMO.
Giovanni Adamo
– Lo sviluppo degli studi sulla neologia. Gli internazionalismi. I calchi sintattici e i prestiti integrali. Bibliografia
Lo sviluppo degli studi sulla neologia. – Gli studi [...] con particolare riferimento alla spesa pubblica). «In tal modo, si finisce per contraddire quell’esibizione di presunta cultura cosmopolita del locutore, che in teoria dovrebbe giustificare l’adozione del prestito. Si finisce, cioè, per far la figura ...
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LETTONIA (XX, p. 988; App. I, p. 788)
Elio MIGLIORINI
Pietro MARAVIGNA
Il 4 agosto 1940, la Lettonia è venuta a far parte, come quindicesima repubblica federata, dell'Unione Sovietica, mentre era ancora [...] Jānis Klidzejs e Alberts Sprūdžs e il poeta della terra, una volta dei Livi, Frićis Dziesma.
Carattere più cosmopolita dimostrano le opere dei due scrittori della giovane generazione Eriks Adamsons e Anšlāvs Eglītis. Al loro gruppo appartiene anche ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] l'Europa pensa ad altro, si occupa d'altro. E volendo veder l'Europa, basta fare come Algarotti (39), l'intellettuale cosmopolita, andare come lui a Parigi, a Berlino, a Pietroburgo non pretendendo che qui si parli di Venezia. Ma a che titolo ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Anatolia
Paolo Emilio Pecorella
Wolfram Kleiss
Marcella Frangipane
Carlo Persiani
Refik Duru
Massimo Osanna
Serena Maria Cecchini
Gian Maria Di Nocera
Jürgen [...] il rinnovarsi delle relazioni con la Siria e l'Anatolia, nel periodo delle colonie commerciali assire, a conferma del ruolo centrale, cosmopolita, di T. e della Cilicia, in un vasto territorio costiero e interno. L'apice di fioritura del sito si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità industriale
Enrico Morteo
L’anteguerra e una modernità incompleta
Nel 1940, lo scoppio della Seconda guerra mondiale fotografava un’Italia ambiguamente [...] larghissima parte dedicate a coltivazioni intensive. Nel suo insieme, un’Italia di provincia, dove a un’esigua élite cosmopolita, cittadina e altoborghese, faceva da contraltare un’estesa classe rurale, di agricoltori, fittavoli e contadini; in mezzo ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] nel suo libretto poetico d’esordio, venne progressivamente ridimensionato e corretto alla luce di una cultura più aperta, vagamente cosmopolita e a tratti quasi spregiudicata (si rammenti che anche i Verri e il Beccaria per qualche tempo, prima di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] , anche un altro autorevole interprete, Henry Stuart Hughes, non ha esitato a indicare in Michels «il più cosmopolita tra i principali intellettuali del Novecento» (Consciousness and society: the reorientation of European tought, 1890-1930, 1958 ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...