TORELLI, Giuseppe
Luca Ciancio
TORELLI, Giuseppe. – Nacque a Verona il 3 novembre 1721, unico figlio di Luca, commerciante, e della veneziana Angela Maria Albertini.
Perduto il padre in tenera età, [...] di Torelli una figura di letterato radicato nella realtà locale e, al tempo stesso, genuinamente enciclopedico e cosmopolita.
Opere a stampa. De principe gulae incommodo, ejusque remedio, Coloniae 1743, (1744, 2ª ed.); Lucubratio academica, sive ...
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VENUTI, Ridolfino
Paolo Bruschetti
– Nacque a Cortona il 2 novembre 1705, in una delle più note e antiche famiglie della nobiltà cortonese, quarto dei cinque figli di Giuseppe e di Maria Francesca Baldelli.
A [...] segnalare pubblicazioni e studi che andavano diffondendosi in tutta Europa, esprimendo quindi una mentalità nuova e cosmopolita alla quale non era certamente estraneo Venuti, attraverso le sue molteplici conoscenze internazionali. Per gli stampatori ...
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Gerusalemme
Elena Loewenthal
La città santa delle tre religioni monoteiste
Gerusalemme non è soltanto una città, non è soltanto l'attuale capitale dello Stato d'Israele. È un simbolo, ma è stata anche [...] 'Israele. Da allora essa è la capitale dello Stato ebraico.
Ebrei, musulmani, cristiani
È da sempre una città cosmopolita, Gerusalemme. Abitata da etnie diverse, con fedi e culture diverse. Oggi ha una maggioranza ebraica, ma anche una significativa ...
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DELLA LANA (De Lana), Giovanni (Giovanni da Bologna)
Katherina Walsh
Nacque a Bologna nella seconda metà del sec. XIII.
La forma del cognome (latinamente "de Lana") è certa, appare in fonti contemporanee [...] influenza sulla vita spirituale di una comunità, che poteva - come frequentemente avvenne - trasformarsi in un secolare e cosmopolita centro di studi. Certamente l'impressione che egli fece su un suo quasi contemporaneo come l'autore dell'autorevole ...
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GALFO, Antonino
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Modica (Ragusa) il 24 ag. 1740 (ma secondo Ch. Sommervogel il 13), primogenito di Carmelo e Anna Sigona.
Il padre, nato a Modica intorno al [...] reggevano la diocesi di Siracusa per delicati incarichi. Il lungo soggiorno romano aveva radicato in lui piacevoli doti d'urbanità cosmopolita e d'eleganza che ne rendevano assai ambita la familiarità in quel mondo un po' isolato e provinciale. In ...
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CERRI, Gaetano
Johannes Rainer
Nacque il 29 marzo 1826 a Bagnolo Mella (Brescia) da Giovanni Battista, imperial-regio commissario del distretto di Cremona, e da Giovanna Rossi. Nel 1839 si trasferì [...] volsero a modelli del romanticismo italiano. Nella complessa realtà della cultura austriaca e asburgica, tedesca di fondo ma cosmopolita nella sostanza, dove la promiscuità dei popoli soggetti, se era base di tensioni politiche, era anche premessa di ...
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Albi
J.L. Biget
(lat. Albiga, Urbs Albigensis)
Città della Francia sudoccidentale, capoluogo del dip. di Tarn, il cui sito corrisponde a una piana triangolare determinata dal fiume Tarn e da uno dei [...] origine più di duecentocinquanta personaggi) di alta qualità, che rappresentano la confluenza di molteplici correnti di un'arte cosmopolita, improntata alle migliori opere del tempo e soprattutto a quelle di Antoine Le Moiturier e di Michel Colombe ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] e tra liberi e schiavi. Furono gli stoici a riproporre il concetto di u. nel contesto di una concezione cosmopolita basata sull’universale natura razionale di cui tutti gli uomini partecipano.
Nuove istanze di tipo egualitario si affacciarono con l ...
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GRAMSCI, Antonio
Valentino Gerratana
(App. II, I, p. 1075)
Uomo politico e scrittore. Nuova luce sulla sua biografia e sui contenuti della sua opera è stata gettata dagli studi compiuti negli anni più [...] dei Comuni medievali e della loro incapacità di superare la fase economico-corporativa dello stato, per il carattere cosmopolita degli intellettuali italiani e per l'assenza in essi di una funzione popolare-nazionale. Nello stato moderno invece ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] scientifica dell'Europa occidentale. Questo spiega come la popolazione tutta abbia subito l'influenza di una cultura più o meno cosmopolita e che, a causa di questo, le tradizioni popolari si siano impoverite. Per questo si deve ammirare anche più la ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...