Nella filosofia antica e nel Rinascimento, l’uomo in quanto tipo e rappresentazione dell’universo (macrocosmo), che egli riassume in sé.
Se l’uso del termine sembra fissarsi in Democrito ed è poi attestato [...] concezione dell’uomo non già come composto di tutte le nature del cosmo ma come capace di divenire tutto.
La dottrina del m. e al Rinascimento e al Seicento: le corrispondenze poste tra cosmo e uomo sembravano permettere il migliore studio e la cura ...
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Scienziato, filosofo e letterato (n. probab. Napoli 1535 - m. ivi 1615), dotato di ingegno bizzarro, acquistò fama europea con i Magiae naturalis libri IV.
Opere
Nei Magiae naturalis libri IV (1558; ampliata, [...] 1589) si esplica una visione del cosmo come complesso nodo di forze vitali che si espandono in fenomeni meravigliosi e di cui la magia cerca di sciogliere il mistero; nel De humana physiognomonia (1586) e poi nella Caelestis physiognomonia (1603), ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] . Essa studia sia le sostanze che esistono in Natura sia le relazioni causali che le legano in un tutto ordinato, o Cosmo. La matematica, al contrario, ha come oggetto ciò che è immutabile ma non ha un'esistenza indipendente dalla nostra, in quanto ...
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In alchimia, l’essenza vitale delle cose. Per Paracelso e i suoi seguaci, rappresentava la parte più eterea e volatile dei corpi; compito dell’alchimista, nella preparazione dei rimedi contro una malattia, [...] era quello di trovare l’a. specifico che avrebbe avuto la funzione di ricomporre l’armonia fra il cosmo e l’uomo, interrotta dalla malattia. ...
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Filosofo stoico (seconda metà del 2º sec. a. C.); scolaro di Diogene di Seleucia. Diogene Laerzio cita di lui un Περὶ ϕύσεως ("Della natura") e un Περὶ εἱμαρμένης ("Del fato"). Egli anticipò l'orientamento [...] eclettico che prevalse poi nella media Stoa, talora in contrasto con alcune concezioni stoiche (dottrina della conflagrazione periodica del cosmo, problema gnoseologico). ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] , nella forma greca del νοῦς, è inaugurato da Anassagora, che con esso identifica la divinità ordinatrice del cosmo. Platone, subordinando il mondo materiale dei sensibili (αἰσϑητά) a quello ideale degli intelligibili (νοητά) e determinando come ...
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Pensatore e saggista italiano (Napoli 1899 - Roma 1957). Simpatizzò con lo storicismo relativistico e in particolare con il razionalismo "vitale" e il "prospettivismo" di J. Ortega y Gasset. Tra le sue [...] (1934); W. Dilthey e la filosofia come visione della vita (1940); Filosofia e immagine cosmica (1940); L'anima e il cosmo (1947). Raccolta di saggi di critica letteraria è Il viandante e le statue; saggi sulla letteratura contemporanea (1a serie 1929 ...
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Astronomo, matematico e filosofo della scuola pitagorica (n. 470 a. C. circa - m. tra la fine del 5º sec. e il principio del 4º a. C.). Sfuggito alle persecuzioni dei pitagorici di Crotone, riparò a Tebe [...] il numero non si potrebbe conoscere o pensare alcunché", dice un celebre frammento di Filolao. Perciò il numero è la legge del cosmo, e il limite (numero dispari) e l'illimitato (numero pari) sono i principî delle cose, accanto ai quali F. pose il ...
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Filosofo e pedagogista (San Germano Vercellese 1830 - Torino 1913). Prof. di filosofia nei licei, quindi (dal 1869) di pedagogia all'università di Torino. In sede filosofica, propugnò una concezione teistico-spiritualistica [...] Tra i suoi scritti: Il problema metafisico studiato nella storia della filosofia, 1877; Studi antropologici: l'uomo e il cosmo, 1891; Studi pedagogici, 1892; Attinenze tra l'antropologia e la pedagogia, 1896; Esame dell'hegelianismo, 1896; Il ritorno ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] libertà. Secondo Garin, il recupero dell'immagine ermetica del Cosmo e dell'uomo consentì il riscatto della magia e dell'astrologia di un'epoca alla luce della sua concezione dell'uomo, del Cosmo e dei loro rapporti, secondo la Yates è indubbio che l ...
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cosmo-
còsmo- [dal gr. κόσμος (v. cosmo), κοσμο-]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, nelle quali significa, in genere, «mondo, universo»; in termini di coniazione recente, ha riferimento alla navigazione...
cosmo
còsmo s. m. [dal gr. κόσμος, propr. «ordine», e «mondo, universo» in quanto ordine universale]. – L’intero Universo, ivi compresa la Terra, considerato un tutto armonico e ordinato; nella concezione degli antichi Greci, l’Universo fisico...