Uomo politico fiorentino (Firenze 1389 - Careggi 1464), figlio di Giovanni di Bicci. In gioventù, pur dedicandosi alla mercatura, ricoprì anche cariche politiche ed ebbe incarichi diplomatici. Ma, considerato [...] gli uomini a lui più fedeli; creò, nel 1458, quel Consiglio dei Cento che fu la più sicura salvaguardia del suo potere; si servì con Francesco Sforza, legato da cordiali rapporti personali con Cosimo, e con la Francia. Attivissimo in ogni campo, ...
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Figlio (Firenze 1414 o 1416 - ivi 1469) di Cosimo il Vecchio. Dopo essere stato gonfaloniere nel 1461, successe ugualmente al padre nella direzione del governo fiorentino. Si rese dapprima malvisto a molti [...] fautori della sua casa, richiedendo la restituzione di molti dei crediti concessi da Cosimo; fallita una congiura (1466) e un'impresa di fuorusciti, battuti alla Molinella (1467), riuscì infine, con la sua prudenza e la sua colta liberalità, a farsi ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] repubblicana, che si riuniva nei celebri Orti Oricellari attorno a Cosimo Rucellai. A quest'ultimo e a Zanobi Buondelmonti sono Firenze, dallo scontro fra guelfi e ghibellini alla vittoria deiMedici; M. ripensa la storia della sua città, straziata ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] scritti platonici; e al platonismo si dedicò interamente quando Cosimo de' Medici gli accordò, con la sua protezione, anche i seguirono le versioni del Corpus Hermeticum, dei dialoghi di Platone (alcuni dei quali commentò: famoso il commento al ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] all'amore della verità e al senso della realtà: notevole l'indipendenza di giudizio nei riguardi deiMedici e parche le lodi di Cosimo. Notevoli pure l'incompiuto dialogo l'Ercolano (post., 1570), in cui sostenne, contro Trissino, la fiorentinità ...
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Alessandro de' Medici primo duca di Firenze. - Ultimo discendente del ramo primogenito deiMedici, governò in modo tirannico e legando sempre più i suoi domini a Carlo V.
Vita e attività
Figlio naturale [...] Apologia asserì di aver voluto uccidere il tiranno per ridare libertà ai fiorentini. In realtà l'evento non ebbe conseguenze politiche, e ad A., ultimo rampollo del ramo primogenito deiMedici, succedeva Cosimo figlio di Giovanni delle Bande Nere. ...
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Pittore (Pontormo, oggi Pontorme, presso Empoli, 1494 - Firenze 1557). Fu esponente della cosiddetta prima maniera, che preannunciò il manierismo. Le sue opere presentano sempre bellezze originali e raffinate [...] e opere
Documentato a Firenze dal 1508, dopo un alunnato presso Piero di Cosimo e M. Albertelli passò, nel 1512, nella bottega di A. Del 1518, il favore deiMedici gli valse la commissione per un ritratto commemorativo di Cosimo il Vecchio (Uffizi) ...
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Mercante e uomo politico (Firenze 1489 - ivi 1538). Fratello di Lorenzo, inizialmente oscillante tra la collaborazione con i Medici e il sostegno al governo repubblicano, fu infine uno dei capi dei fuorusciti [...] repubblicani. Postosi alla giuda della sollevazione di Firenze contro Cosimo I, venne da questo imprigionato e morì suicida in più tardi, però, in seguito a contrasti con alcuni deiMedici, fu tra i promotori della rivolta che ripristinò in Firenze ...
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Alfònso II d'Este duca di Ferrara, Modena e Reggio. - Combatté contro i turchi al fianco dell'imperatore Ferdinando I d'Austria per la riconquista dell'Ungheria, ma non riuscì a ottenere in cambio il [...] Ligorio. Impegnandosi nella celebre questione della "precedenza" contro Cosimo de' Medici (ne aveva sposato nel 1558 la figlia Lucrezia, 'accusa per quanto riguarda il Tasso) indebolirono l'affetto dei Ferraresi per la casa d'Este. Fu ottimo tecnico ...
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Architetto, scultore, pittore e miniatore (Firenze 1531 - ivi 1608). Cresciuto a Firenze, lavorò per Cosimo I e per suo figlio Francesco. Architetto, s'ispirò all'Ammannati, ricercando lievi effetti pittorici. [...] Ebbe un gusto incline al bizzarro e all'artificioso, per cui fu abilissimo inscenatore, nella corte deiMedici, di feste, spettacoli, commedie, fuochi artificiali (fu chiamato Bernardo delle girandole), fu miniatore e artigliere. Personalità ...
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mediceo
medìceo agg. – Della famiglia dei Mèdici, signori di Firenze dal 1400 al 1737: la signoria m.; stemma m.; mecenatismo m.; letteratura, arte m., particolarm. quelle del tempo di Lorenzo il Magnifico (1449-1492). Cappelle (o tombe) m.,...
paternostro
paternòstro s. m. – 1. a. Adattamento del lat. Pater noster, come nome della preghiera; si alterna nell’uso con padrenostro (o Padre nostro) ed è più pop. di paternoster, ma ha sign. estens. e fig. proprî; è inoltre la sola forma...