Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] Cinquecento». Ma letteratura, sia ben chiaro, non è forma: al minimo, è forma interiore.
Fuori di Venezia, nella Firenze di Cosimode' Medici, tra Varchi e Celimi, è operoso in questi stessi anni Antonfrancesco Grazzini, noto come il Lasca. Il nom ...
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Istorie fiorentine
Carlo Varotti
Ante res perditas
Le Istorie fiorentine, concepite e scritte nella prima metà degli anni Venti del Cinquecento, sono l’ultima grande opera, in ordine di tempo, di Machiavelli. [...] contro il duca di Milano Filippo Maria Visconti nei primi anni Venti del Quattrocento, alla conquista del potere di Cosimode’ Medici, rientrato trionfalmente in città nel 1434, dopo un anno di esilio. Se famiglie, classi e ordini (fino al caso ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore di storia naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] modo la serie di iniziative volte a legittimare e a consolidare il potere ancora recente e contestato di Cosimode' Medici, divenuto duca di Firenze nel 1537; tra queste, ricorderemo l'arricchimento delle collezioni familiari di antichità ‒ statue ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] suo assassinio, nel 1537, per mano di un parente, consentì il ripristino delle antiche istituzioni repubblicane; il giovanissimo Cosimode' Medici, con l'assenso dell'oligarchia patrizia e il sostegno di Carlo V, lo sostituì nell'esercizio del potere ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] , i favori di entrambi i sovrani, ma in primo luogo quelli del nuovo signore di Siena, il duca Cosimode' Medici. Con il risultato di realizzare, a favore dei componenti della generazione successiva, i presupposti fondamentali per carriere ricche ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] padre, morto agli inizi degli anni Ottanta, è definito da Vasari (IV, p. 267) "ragionevole architetto al tempo di Cosimode' Medici […] da lui molto adoperato". In realtà legnaiuolo, ne resta soltanto il ricordo di due lavori in legno.
Il G., come il ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] dietro il quale può essere visto Cosimode' Medici), le istituzioni oligarchico-repubblicane fiorentine, note sono quella del 25 apr. 1460 al vescovo di Ancona Agapito de' Rustici e quella, dello stesso periodo, al vescovo di Ferrara Lorenzo ...
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Organizzazioni internazionali
Sergio Romano
di Sergio Romano
Introduzione
Sino alla Rivoluzione francese la società internazionale è ancora, per certi aspetti, feudale: una sorta di grande piramide [...] che gli viene concessa dall'imperatore o dal papa. Cosimode' Medici diviene duca (1537) perché così decide Carlo V, questo punto si aprì, dopo il ritorno al potere di Charles de Gaulle in Francia, un aspro contenzioso. Il generale non si oppose ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] Bartolomeo [1449-1456], pp. 65 s.). Inoltre, fu proprio tale collaborazione a favorire la prestigiosa committenza di Piero di Cosimode' Medici, "fra i primi che facessero lavorare a Luca cose di terra colorita" (Vasari [1568], p. 174), per il quale ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] E di tutta questa sua ulteriore corrispondenza ha dovuto inviare copia a Roma, ove, invece, s'ignora che anche il duca Cosimode' Medici è aggiornato su quanto il D. scrive al Borromeo e ai legati conciliari ché o lascia leggere le minute all'agente ...
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cosimo2
còṡimo2 s. m. [dal nome di Cosimo I de’ Medici (1519-1574)]. – In numismatica, grosso d’argento fatto coniare a Firenze da Cosimo I, del valore di 13 soldi e 4 denari.
stimare
(ant. o letter. estimare) v. tr. [lat. aestimare]. – 1. a. Fare la stima, determinare il valore economico e monetario di un bene: s. o far s. un terreno, una casa, un dipinto; questo diamante è stato stimato centomila euro; i periti...