BEDINI, Gaetano
Silvio Furlani
Nato il 15 maggio 1806 a Senigallia da genitori poveri, dopo aver frequentato il seminario locale, fu ordinato sacerdote nel dicembre 1828 e successivamente entrò a far [...] della Chiesa cattolica in quel paese, promossa successivamente dalla S. Sede. Se i risultati diretti e Pio IX, in Corriere della Sera, 15 apr. 1932; sulle qualità diplomatiche del B., A. de Liedekerke de Beaufort, Rapporti delle cose di Roma (1848- ...
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CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] notevole esperienza di uomini e di cose.
Nominato dall'Ordine lettore di che il genere dell'oratoria sacra ha in comune in questo periodo con le altre forme di ma per divinità di fervore". E tale assunto, se per un verso concede al C. una certa ...
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CATALANI, Michele
Carlo Verducci
Nacque a Fermo il 25 sett. 1750 da Giovanni Battista e da Matilde Paccaroni, ambedue appartenenti a distinte famiglie dell'aristocrazia locale. Dopo aver frequentato, [...] dagli studi preferiti. Anche per questo, se nel 1799aveva accettato la direzione della biblioteca G.Fracassetti, C.M., in E. De Tipaldo, Biogr. degli ital. ill., II, Venezia 1835, pp. 431 s.; G. Porti, Tavole sinott. di cose più notab. della città di ...
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PONZIO, Francesco,
Luca Addante
in religione Dionisio. – Nacque nel 1567 (o 1568) a Nicastro, in una famiglia dell’élite locale, da Iacopo Ponzio e da Lisabetta Monizza.
Battezzato con il nome di Francesco, [...] tornò a Napoli, completandovi gli studi, e poi in Calabria. Ma nel 1595-96 fu di nuovo a Iddio et che era un pezzente; et che se bene Christo morì non resuscitò, ma il corpo che potea resuscitar morti et far altre cose stupende» (ibid., pp. 204-205 ...
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BECCARELLI, Giuseppe
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Di umili origini (il padre esercitava il mestiere di sarto), nacque nel 1666 a Pontoglio (Brescia). Trasferitosi dapprima ad Urago d'Oglio e poi a Brescia, "studiò qualche cosa [...] prete e servì in qualche casa nel condurre teneri figlioli alle scole ed insegnar loro da sé", come riferisce un addosso l'odio di tutta Venezia. Non andrà gran tempo e si vedranno gran cose" (Artuso, p. 458). Infatti poco dopo, il 30 maggio 1708, il ...
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MANFURIO, Giovanni
Margherita Palumbo
Nacque a Napoli nei primi decenni del XVI secolo. Nulla si sa della famiglia, se non che il M. fu cugino di Antonio Pisano, figlio di Porfida Santori, sorella del [...] della restrittiva riforma tridentina. Persuaso che "le cose di monache sempre hanno dentro qualche pericolo" del M., del quale non sono note opere se non alcuni distici latini impressi in calce al Libellus quo singulare verum syllogismum ingredi luce ...
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CAMPANILE, Diego
Gaspare De Caro
Nacque a Sava, frazione di Baronissi, nel Salernitano, presumibilmente nel 1574. Rivoltosi alla vita religiosa, entrò nell'Ordine francescano, probabilmente nel 1594 [...] , le quali anzi minacciavano di diventare più pesanti se un custode così poco disposto alle elargizioni fosse stato C. decise il ritorno in Italia, il che fece nell'ottobre del 1634. Al rientro redasse una Informatione delle cose di Terra Santa e di ...
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CONO (Conone), santo
Mario Pagano
Probabilmente nacque nel 1139 a Naso, in provincia di Messina, da un nobile uomo d'armi e da una nobildonna.
Nulla di C. sappiamo al di fuori di quanto viene riferito [...] questa data, e se il martire del 3 giugno non sia stato soppiantato in seguito, dal confessore omonimo 434ss. Sulle feste in generale si cfr.: L. Sciascia. Feste religiose in Sicilia, in La cordapazza. Scrittori e cose della Sicilia, Torino ...
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BRUMANI, Matteo
Gaspare De Caro
Nacque a Cremona nel 1545. Secondo un'ipotesi del Lancetti, sarebbe stato figlio del giureconsulto Giuseppe Maria. Dopo aver compiuto gli studi giuridici a Cremona e [...] il duca Vincenzo inviò il B. a Roma, in qualità di oratore a Sisto V, e il 4 contro di Savoia, perché passando queste cose tra Sua Santità et Spagna et assicurar tanto Vostra Altezza et farla riposare sopra se stesso come facea per il passato et che ...
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FILIPPO (Filippino) da Bergamo
Fabio De Propris
Nacque a Bergamo, come risulta anche dalla dedica della sua opera a Gian Galeazzo Visconti ("et patrie mee pergamensis per qua preces inculco"). Nulla [...] se si esclude la notizia riportata da un biografo secentesco, D. Calvi, secondo la quale F. sarebbe entrato da giovane nel monastero benedettino cluniacense di S. Giacomo di Pontida. In All'introduzione e all'indice delle cose notevoli (cc. 1-26v; la ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...