Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] sua corte a Kyoto, svolgendo una funzione puramente nominale. Sein pittura prosegue l’arte di corte, nella scultura religiosa s e della pop-art, e il gruppo Monoha («Scuola delle cose»), che negli anni 1970 ha promosso la ricerca sui materiali dell ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] di volere: unico creatore dal nulla, agisce su tutte le cose dell’universo, giudice supremo, retribuisce gli uomini con il paradiso dell’i., ma si adattano alle diverse condizioni: se si trovano in paesi che da poco hanno raggiunto l’indipendenza ( ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] −1 si chiamano n. primi di Mersenne e non si sa se essi, e quindi i n. perfetti pari, siano in n. finito o viceversa infiniti. I più piccoli n. primi speciale di esistenza, analoga all’esistenza delle cose fisiche (il n., come entità matematica, ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] cose simultaneamente, ma non allo stesso modo: ché alcune furono create da Dio non in atto e nella loro forma perfetta, ma solo in potenza, o in delle "arti liberali", ma la cultura per sé non è indispensabile, poiché le virtù cristiane si ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] Q è un c. sghembo, P, R, C sono campi. Un c. si dice ordinato se è possibile scegliere in esso un certo numero di elementi che son detti ‘positivi’ (simbolo: > 0), in modo che: 1) per ogni elemento a del c. vale una e una sola delle relazioni: a ...
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Sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale ( c. soggettivo) e la luce stessa ( c. oggettivo), costituita da radiazioni elettromagnetiche di determinate [...] è capace di rinviare o dalle quali si lascia attraversare se è trasparente. In generale, si può dire che un corpo illuminato con agire con sicurezza in un mondo di cose familiari che non mutano continuamente d’aspetto: entrerebbero in gioco dei ...
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(gr. ᾿Ελευσίς) Antica città dell’Attica, famosa per il santuario di Demetra e Kore e per i riti sacri a esso collegati. Alleata di Atene, visse un periodo di sviluppo tra la fine del 7° e l’inizio del [...] C. vi fu aggiunto un portico dorico, rifatto in età imperiale. Pertinente al santuario è il rilievo della e la terra sarebbe rimasta sterile, se Zeus non avesse imposto un accordo plaustro tirato da buoi con le cose sacre, faceva prima il giro della ...
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Diritto
Contratto di c. Contratto con cui un soggetto, detto committente, conferisce mandato senza rappresentanza a un altro soggetto, detto commissionario, per acquistare o vendere beni per suo conto, [...] dal mandato per la possibilità del commissionario di acquistare per sé le cose che ha avuto incarico di vendere, o di fornire egli 170/18 maggio 1978, abrogata a seguito di referendum popolare. In relazione all’esito del referendum, la l. cost. 1/16 ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] , ad atti e strumenti del culto, a luoghi e a cose che sono oggetto di culto, di venerazione, sia come espressione se non tutti vi pervengono al medesimo grado.
Nella Chiesa cattolica e nelle altre Chiese estranee alla tradizione della Riforma, in ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] ; 3) dei tempi; 4) delle cose; la seconda parte (oltre una introduzione) era divisa in cinque gruppi di tre libri: 1) la conoscenza del mondo romano. Tuttavia forti riflessi se ne colgono in tutta la tradizione erudita antica, che largamente ne ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...