LIOY, Paolo
Fabio Zavalloni
Nacque a Vicenza il 31 luglio 1834, da Leopoldo, proprietario terriero discendente da una nobile famiglia di origine pugliese, e da Teresa Bonfornello Stazzone.
Durante gli [...] diversamente andarono le cose nella XII legislatura che "il cammino degli eventi porta con sé la conseguenza di spegnere ogni ragione di . 68-70; L. Lattes, P. L. poeta della scienza, in Studi in onore di F.M. Mistrorigo, Vicenza 1958, pp. 535-545; ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] frequentò in Firenze le lezioni di greco pubblicamente tenute da Leonzio Pilato, dietro diretto interessamento del Boccaccio.
Se, però, una sorta di indice dei nomi e delle cose notevoli, com'era uso fare in molti dei suoi codici, secondo un costume ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] palingenesi ("chi dissotterrerà... cose morte, non farà altro se non contagiarsi di morte"). 298, 311, 316, 327, 329, 333, 341; M. Raffa, In memoria di A. B., in Responsabilità del sapere, IX (1955), pp. 329-363; Bibliografia filosofica italiana, ...
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FILIPPINI, Enrico
Federico Pietranera
Nacque a Cevio, capoluogo della Valle Maggia in Canton Ticino (Svizzera), il 21 maggio 1932. Suo padre, Federico, era capo degli ispettori scolastici; sua madre, [...] letterario, in cui gli autori di ispirazione neoavanguardista avrebbero letto e commentato i propri testi, anche se, di di Locarno.
Nel saggio Nella coartazione letteraria, tra le altre cose il F. spiegava la sua opzione per lo sperimentalismo: "Io ...
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ANTONGINI, Tommaso
Marcello Carlino
Nacque a Premeno (Novara), il 15 sett. 1877 da Alberto e da Clotilde Nay. Laureato in giurisprudenza, conobbe Gabriele D'Annunzio nel 1897 a Firenze, mentre vi frequentava [...] ma implacabilmente dalla sua vita tutte le persone e le cose inutili o dannose" (Vitasegreta…, p. 503).
Fu questo chi sa usare gli ingredienti più accattivanti e, se del caso, sa correggersi in tempo. E allora il rapporto D'Annunzio-Mussolini ...
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IMBONATI, Giuseppe Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Milano il 4 luglio 1688 da Giovanni Andrea (1642-1726), conte, e da Marianna Peri.
La famiglia era antica in Como, dove vari suoi [...] alcuni suoi interventi sui più svariati argomenti: le arti liberali, l'arte del novellare, "se sia maggior gloria degli antichi aver inventato le cose o dei moderni l'averle abbellite", "in morte di un accademico sotto il nome di Pan", e l'ultima ...
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MANNI, Agostino
Daniele Valentino Filippi
Nacque nel 1547 a Cantiano, allora Ducato d'Urbino, da Camillo e Caterina Conciola. Compiuti gli studi giuridici a Perugia, per intraprendere la carriera di [...] Oratorio, anche se l'accettazione formale 1618).
Fu sepolto sotto l'altare maggiore di S. Maria in Vallicella nella tomba dei padri oratoriani (Arch. di Stato di oratione a Dio et di pensare cose che principalmente appartengono alla salute, di ...
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CENNI, Angelo, detto il Risoluto
Ilio Calabresi
Nacque, probabilmente nell'ultinio decennio del sec. XV, a Monistero (Monastero), presso Siena, da Giovanni. Nulla sappiamo sulla posizione sociale della [...] (la stessa sorte, però, toccò alle tre mascherate). Una quarta commedia, il Romito negromante, fu pubblicata a sé nel 1533 (e più volte in seguito). Il teatro costituisce la produzione del C. su cui la critica si è soffermata più volentieri, passando ...
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CAMBIAGI, Gioacchino
Gabriele Turi
Nato a Firenze il 18 marzo 1747 da Gaetano e da Maria Teresa Ravagli, abbracciò inizialmente lo stato ecclesiastico e frequentò il collegio Eugeniano del duomo, dove [...] e fondatamente discorrendo di tutto, come sein ciascuna di quelle date cose fosse stato in tutto il tempo della sua vita esercitato , sfruttando le sue conoscenze con i Corsi (parlando di séin terza persona, dirà che "era già conosciuto da Napoleone ...
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LELIO, Antonio
Stefano Jossa
Nacque a Roma nel 1465, probabilmente da famiglia aristocratica, visto che Filippo Beroaldo il Giovane lo chiama "Romanum patritium" (Carmina, K, c. 4r); sembra da escludere, [...] i tre frati; Piacevi, mona Chiesa bella e buona; O cardinali, se voi fossi noi (gli ultimi tre del 1521). Come autore della pasquinata anche i sonetti Già molte cose rider m'hanno fatto e Roma è tutta in scomesse et in contese. Le cinque pasquinate ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...