PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] di teologia in volgare e in base alla VI regola dell’Indice del 1564 ne proibì la circolazione, pur se approvato dall’ resto, Borromeo non lo favorì giudicandolo affetto alle cose mondane (lettera del 6 ottobre 1584, in Sevesi, 1947, p. 206). Fu poi ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] legami e dei destini.
Il Lessico è un romanzo di cose vere; la L. reinventa la memoria mediante uno stile giorni, trovo sia difficile raccontarla. Perciò se vi si rifletterà, vi si rifletterà in modo esiguo, estremamente frammentario e parziale, ...
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CORNER, Vincenzo
Gino Benzoni
Questo è il nome dell'autore del compatto poema epico di quasi undicimila decapentasillabi a rima baciata, l'Erotocrito, che costituisce il capolavoro della letteratura [...] provv. gen. Giuseppe Civran, in Κρητικὰ Χρονικὰ, XXI [1969], pp. 368 s.) -, ivi "compose queste cose che vi scrive. A Castro", In tale lingua è steso un suo pagherò, in tale lingua esiste una sua breve lettera. Se Andrea testa in italiano e in ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] a lavorare come operatore in Borsa con l'agente di cambio Haraneder, finché dopo dieci anni se ne distacca, pur continuando col Tilgher.
Non è un caso che tra le sue prime cose pubblicate vi sia una prefazione alla traduzione di A. Maffei del ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] G. Calvino, La religione individuale (Lanciano 1912). È come se lo J. avesse voluto subito verificare la tenuta del suo mondo J. pensò di raccogliere in volume cose più sue, le pagine che videro la luce soltanto più tardi in Ragazzo, e che avrebbero ...
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DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] cui disputa se sia meglio aver figli o non averne rimasero a lungo vivi gli echi in Padova. In quell'epoca il Fracassetti, II, Firenze 1892, pp. 393-407,"Id., Lettere delle cose familiari, volgarizzate e dichiarate con note da G. Fracassetti, V, ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] se ancora nel 1607 e nel 1623 se ne stampavano a Venezia due grossolane edizioni.
Se è degno di fede l'accenno poco lusinghiero presente in , per lo Zoppino, le Historie di tutte le cose degne di memoria…, il cui prolisso frontespizio segnala che ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] col. 840), che conosce due stampe di questo discorso (1541 e 1547). Se tale notizia non è errata e le stampe furono due, cade senz'altro il senso particolare in cui Platone usa "imitazione" per descrivere la rappresentazione di cose con parole (p ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] quel mondo d'aristocratici per lo più ottusi ed isterici, e se ne fece descrittore acuto ed ironico, narratore minuzioso e quasi B. s'ispirava nella traduzione di cose teatrali, riassurnibili in un'assoluta libertà di rielaborazione della forma ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] in un notissimo giudizio sul B.: "e, pare... che narrasse cose liete e licenziose per non morire di dolore". Ma a noi sembra in felice della fortuna del B. coincide comunque con l'età romantica, se è vero che il Porta lo ammirò al punto da imitarne ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...