GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] in cui vanno studiati (Virgilio, Lucano, Stazio, Ovidio, Seneca, Terenzio, Giovenale, Plauto, Orazio, Persio). Infine, allo stesso scopo, invita a leggere gli scrittori di cose del G. non era però delle migliori, sein una lettera del 5 sett. 1481 al ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] del testo.
I Comentarii delle cose più memorabili seguite in Europa, specialmente in questi Paesi Bassi, dalla pace di avversi e fautore nello stesso tempo di una linea di conciliazione. Se non ci sono prove di un'affiliazione del G. alla Famiglia ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] " cinelliane (cui se ne aggiungeranno altre cinque , p. 61; [F. M. Marcucci], Saggio delle cose ascolane ..., Teramo 1766, p. CLVI; Bibl. ant. coll. 603-604; F. Jacobi, Intorno a... R. Gualterotti, in Bull. di bibl. e storia delle scienze mat. e fis., ...
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PALLAVICINO, Ferrante
Mario Infelise
PALLAVICINO (Pallavicini), Ferrante. – Nacque, settimo di 8 figli, a Parma il 23 marzo 1615 da Giangirolamo, marchese di Scipione, e da Chiara Cavalca, figlia del [...] regolari permessi delle autorità civili e religiose. Le cose cambiarono in quell’anno, quando la Pudicitia schernita (Venezia conto a Pallavicino dell’enorme mole di scritture che portava con sé. Egli ammise di essere l’autore solo dei libri che ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] gli uomini riescono ad ottenere la felicità se non si inorgogliscono per le cose favorevoli e non si abbattono per le conoscenza della storia toscana, di Siena e di Piombino in modo speciale. Se, infatti, il compito del D. come cancelliere della ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] sono mutati. La stessa essenza delle cose, la poesia, sembra da guadagnarsi e raggiungersi in tutt'altro modo da quello che, il suo interesse per i media in generale, in particolare per il cinema.
Se è interessante registrare la partecipazione della ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] per lo più a descriverli, senza intervenire personalmente se non per commentarli da un punto di vista religioso sempre obiettivo giudizio delle persone e delle cose; mentre il Gregorovius, salvo a valersene in molti punti della sua Storia di Roma, ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] l'autore. Lo stratagemma dialettico non migliorava le cose, anche perché la parallela dedica a Odoardo della nella corte mantovana, ma non se ne fece nulla: la pastorale fu stampata solo nel 1602 a Venezia, in un'edizione molto scorretta, con ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] nord, e fatto uno studio particolare delle cose rabbiniche. Non aveva bisogno di presentarvi questo ouvrage préparatoire à la version du Thalmud de Babylone, in due volumi. Vi lavorava già da diversi anni sein una lettera al Capei del 28 apr. 1827 ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] condotta con la segreta approvazione di papa Clemente VII. Non se la cavò senza tortura e, secondo la testimonianza del Varchi parte del tempo in campagna. Tra i frutti del periodo di esilio bisogna ancora annoverare il Discorso delle cose d'Italia al ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...