ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] che, ritornato a Venezia, l'E. prosegue i propri studi, non se li lascia alle spalle come una fase conclusa. È, allora, uno medaglie", l'E. esplicita "quello che in esse si contenga et quai cose per quelle a noi si dimostrino". Visualizzazione ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] pittori disegnano, i filosofi delle cose naturali questionano, e i poeti ingegno, e al tempo stesso finge l'occasione in cui l'avrebbe udito narrare e stabilisce un indizi per un processo di plagio; come se l'indifferenza più o meno grande verso la ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] più tardi: "soleva dire che se non fosse cristiano, avrebbe giurato sulle investigare la verità delle cose e nel perseguirla nelle -20, 223; Id., Gli scritti religiosi di D. B.,in Riv. di storia della Chiesa in Italia, V (1951), pp. 340-349; P. J. ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] Nel 1817 G. Perticari giudicava in una lettera il C. come "principe dei viventi eruditi nelle cose italiane" (Seni, Vita, p 9672-9711, 9728-9733, 10323-10324, 12924, pp. 188-351; altri se ne trovano nella Bibl. nazionale di Roma, Mss. vari, nn. 902- ...
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DECEMBRIO, Uberto
Paolo Viti
Nacque a Vigevano intorno alla metà del sec. XIV, o poco dopo (le date proposte, 1350 dal Corbellini e 1370 dal Borsa, non trovano conferma documentaria). Il padre Anselmo [...] (17 maggio 1402) il D. dovette trasferirsi in quella città, anche se forse solo più tardi vi portò la famiglia ( l'equilibrio generale del mondo e, insieme, l'armonia delle cose contrastanti che sul mondo agiscono, tutte proiettate verso fini di ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] mazurca di papà di O. Biancoli (1938), Cose dell'altro mondo di N. Malasomma (1939), libero, imperativo davanti a sé quell'arcaico, fatalistico G. D.); R. Frattarolo, Per G. D., in Critici e saggisti italianitra il primo e il secondo Novecento, ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] i ricordi e raccordi domestici, nonostante gli assidui studi di cose veneziane, non si può tuttavia avvertire nell'opera e nella ai celebratori antispagnoli di Carlo Emanuele I, nulla, in verità, se non analogia di temi e mera similarità esterna d ...
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DAVANZATI, Bernardo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 31 ag. 1529 (Archivio dell'Opera del duomo, Battesimi, anni 1522-1532, c. 119 v), da Antonfrancesco di Giuliano e da Lucrezia, figlia di Bernardo [...] ricoperto cariche pubbliche, scontando in tal modo la condanna del padre dichiarato ribelle, anche se ebbe diversi incarichi nelle accademie 1970, pp. 211-53; M. Foucault, Le parole e le cose. Un'archeologia delle scienze umane, Milano 1970, pp. 190 s ...
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MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] seguente tre volte consigliere e altrettanto censore.
Pur se, a quanto sembra, gli studi giuridici del MAGALOTTI 1903, p. 145), egli stesso parla di "cose tutte cominciate per genio, tirate innanzi in sino a un certo segno per impegno e a lungo ...
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CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] proposizione parodistica, che attraversano, anche se non sempre in modo predominante, molte delle sue composizioni sottili, e stravaganti conclusioni. Et le dispute di molti dottori. Cose da far smassellare i ricchi dalle risa e creppare i poveri ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...