BELEGNO, Caterino
Gian Franco Torcellan
Nacque a Venezia l'8 apr. 1632, da Paolo di famiglia patrizia e da Elisabetta Malipiero. Educato secondo le rigide tradizioni cittadine, fu avviato alla carriera [...] se brillano talvolta per l'efficacia delle osservazioni, non hanno doti letterarie; ciò che in lui era rimasto dell'abitudine del diplomatico si converte in evidenza, così come tutta "la sovversione delle cose di Spagna", "sotto la reggenza d'una ...
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GALDIERI, Rocco
Giorgio Taffon
Nacque a Napoli il 18 ott. 1877 da Michele e da Rosa Cipriani.
Il padre, chimico farmacista, avrebbe voluto avviarlo alla professione di medico o di farmacista, continuando [...] sul G. di P.P. Pasolini: "Galdieri, nelle sue cose migliori […] pronuncia nell'antico, colorito, ancora grossolano linguaggio materno, al popolaresco. In quella sua lingua media, "borghese", come egli stesso disse di sé per distinguersi dagli ...
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BARTOLI, Giorgio
Piero Fiorelli
Nacque il 4 ottobre 1534.
"Gentiluomo Fiorentino" è qualificato nel frontespizio dell'unico suo libro, postumo, al quale è raccomandata la sua meritata fama di precursore [...] della scienza fonetica moderna. Non se ne sanno molte più cose; a lui stesso, finché fu in vita, non dovette importare gran che di mettersi in mostra, e può darsi che si debba ringraziare la sorte se le tracce della sua singolare dottrina non sono ...
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BALDOVINI, Francesco
Raffaele Amaturo
Nacque a Firenze il 27 febbr. 1634, da Cosimo e da Iacopa Campanari. La sua famiglia discende indirettamente da quella dei Baldovini-Riccomanni. Soltanto nel 1626 [...] tuttavia il B. ci appare oggi un rappresentante significativo, se pur minore, di quella timida ma non del tutto grama 2473, e Scherzo familiare drammatico,recitato in casa Pandolfini in Roma l'anno 1670, in Miscell. di cose inedite o rare,a cura di F ...
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BISSA, Alberto
Giulio C. Lepschy
Letterato piacentino, vissuto nella seconda metà del sec. XVI. Fu al servizio di varie famiglie nobili piacentine (Scotti, Torelli, Landi) e particolarmente devoto agli [...] in un'altra simil ordine de pontefici,con altre cose notabili,si descrivono, Piacenza 1594.
In una lettera di Francesco Moroni al B. (in da Londra,ibid., p. 150); in seguito (se l'ordine delle lettere è cronologico: in quasi tutte manca la data) volle ...
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BRITONIO, Girolamo
Gianni Ballistreri
Nacque a Sicignano degli Alburni in Lucania (ora in Campania) prima del 1491, da un Nicola, oriundo di Nantes in Bretagna, donde il cognome; in talune delle sue [...] ma da questo dovette essere scarsamente apprezzato, se il Giovio in una lettera del 1534-35 allo Scannapeco in prima fila tra i cavalieri, ed ebbe poi l'incarico di raccogliere le carte e le altre cose di Francesco I, disperse dai soldati.
Morto in ...
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CASARIO, Antonio
Giancarlo Schizzerotto
Nacque a Cesena in un anno imprecisato della prima metà del sec. XVI, da una famiglia oriunda fiorentina. Non sappiamo nulla della giovinezza, dei suoi studi [...] , gesuita, a Forlì; se si eccettua questa data, ignoriamo i suoi probabili soggiorni e residenze in altri luoghi d'Italia e risparmiata evidentemente dal rogo cui il C. condannò le sue cose al momento di farsi gesuita. A questa fatica letteraria si ...
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BARTOLOMEO da Castel Della Pieve (Bartholomeus de Castro Plebis)
Guido Martellotti
Rimatore e grammatico del Trecento, nato in Umbria a Castel della Pieve (ora Città della Pieve), probabilmente nei primi [...] : due capitoli in terza rima, otto canzoni, sette sonetti. Due delle canzoni sono d'argomento politico e se ne è già gioventù; è questa tra le cose migliori di B. ed ebbe larga diffusione. Si trova infatti in numerosi manoscritti, spesso con diversa ...
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BENINCASA, Francesco Cinzio
Figlio di Stefano di Dionisio Benincasa, nacque forse a Cagli (Pesaro) intorno al 1450. Era il più grande di altri tre fratelli: Piergirolamo, Alessandro e Vincenzo. La famiglia, [...] il diritto di passaggio per sé e per tre o quattromila ungherese di Ladislao II, tornò ad abitare in Ancona.
Nel 1493 egli fu uno degli Anziani gli altri due furono compresi nel Compendio de cose nove di Vincenzo Calmeta et altri auctori..., Venezia ...
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Metrica
Sergio Bozzola
Le regole della scrittura in versi
Ogni scrittore che compone versi si sottopone volontariamente ad alcune regole. Possiamo paragonare tali regole a quelle che governano, per [...] della poesia che aveva come argomento principale l’amore. Se invece un poeta voleva raccontare le gesta degli antichi cavalieri del Novecento però le cose sono andate diversamente, perché si è cominciato a scrivere poesie in metricalibera: i poeti ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...