CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] i ricordi e raccordi domestici, nonostante gli assidui studi di cose veneziane, non si può tuttavia avvertire nell'opera e nella ai celebratori antispagnoli di Carlo Emanuele I, nulla, in verità, se non analogia di temi e mera similarità esterna d ...
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DAVANZATI, Bernardo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 31 ag. 1529 (Archivio dell'Opera del duomo, Battesimi, anni 1522-1532, c. 119 v), da Antonfrancesco di Giuliano e da Lucrezia, figlia di Bernardo [...] ricoperto cariche pubbliche, scontando in tal modo la condanna del padre dichiarato ribelle, anche se ebbe diversi incarichi nelle accademie 1970, pp. 211-53; M. Foucault, Le parole e le cose. Un'archeologia delle scienze umane, Milano 1970, pp. 190 s ...
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MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] seguente tre volte consigliere e altrettanto censore.
Pur se, a quanto sembra, gli studi giuridici del MAGALOTTI 1903, p. 145), egli stesso parla di "cose tutte cominciate per genio, tirate innanzi in sino a un certo segno per impegno e a lungo ...
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CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] proposizione parodistica, che attraversano, anche se non sempre in modo predominante, molte delle sue composizioni sottili, e stravaganti conclusioni. Et le dispute di molti dottori. Cose da far smassellare i ricchi dalle risa e creppare i poveri ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] 19) da donare al re e ai suoi successori in misura di uno all'anno.
Se, con il Sabatini, Malizia è autore del ciclo promette d'inviare, tramite Boccaccio o un altro amico, tutte le cose, anche minime, del Petrarca che va raccogliendo. Tra queste è, ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] , giacché il De Monacis se ne discostava per raccogliere le Risulta che la riconciliazione con l'Egnazio avvenne in punto di morte, l'anno seguente, quando ricostruita da A. Zeno, Degli istorici delle cose venez. i quali hanno scritto per pubblico ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] Pisa perché "già da alcuni anni atendendo a eresie e cose luteriane, procurò di liavere un libro pessimo di eresie, non era forse un caso se le glosse stampate in margine al testo richiamavano l'attenzione del lettore sui passi in cui era definita e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] Santi altro non cerca che estasi, profezie, e visioni, se a caso si avviene in questa, ch’io offro al Pubblico, può chiuderla senz’altro, Motta 1997, pp. 158-62), egli provò a dimostrare due cose: 1) che la scoperta delle sorgenti del Nilo non era da ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] dell'esperienza artistica da parte di chi vuol cogliere le cose dell'arte nella universalità loro, ossia unità piùpura ed del Cinquecento, in Opere, V, Roma 1973, p. 109) e se l'aristotelismo era stato riformulato, in età controriformista, come ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] ragioni, il libro in questi primi giorni si vende a furia. Se non m’inganno, piace ai più. Se n’adirano tuttavia marzo scriveva alla sorella Giuseppina: «Io ho visto troppe cose e sono troppo vecchio per abbandonarmi eccessivamente alle belle speranze ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...