FABRI, Giacomo
Hélène Angiolini
Nacque a Vicenza intorno al 1360, figlio del giudice e dottore in leggi Bartolomeo. Dopo aver frequentato l'università di Padova, ottenne la licenza in diritto civile [...] di Perugia.
Non è accertato se egli abbia inizialmente insegnato presso ci informa, fra le altre cose, che il Crisolora era stato La dedizione di Verona a Venezia e una bolla di Michele Steno, in Atti d. R. Ist. veneto di scienze lettere ed arti, XCV ...
Leggi Tutto
BERNARD de Rodes (Rodez)
Ingeborg Walter
Nato in data non precisabile nella prima metà del sec. XIV a Cahors, forse da Raymond de Rodes, dopo aver abbracciato lo stato ecclesiastico, iniziò una brillante [...] per il trasferimento del pontefice Gregorio XI in Italia.
Le cose si complicarono però gravemente, quando, dopo di M. Manfredi, p. 22; Lettres secrètes et curiales du pape Urbain V se rapportant à la France, a cura di P. Lecacheux e G. Mollat, Paris ...
Leggi Tutto
BERGANTINI, Gian Pietro
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Venezia il 4 ott. 1685. Ancor giovane si trasferì a Bologna per studiare nel collegio dei gesuiti S. Luigi Gonzaga; dopo otto anni trascorsi a Bologna, [...] che "le parole, solitariamente considerate non sono che inerti immagini delle cose, e male si può conoscere se quella immagine sia efficace e fedele ove non si vegga posta in azione" (ibid., p. 273).
Quanto alle sue idee linguistiche, non va ...
Leggi Tutto
decretali (Dicretale)
Raoul Manselli
Vennero così chiamati i decreti pontifici, successivi alla Concordantia discordantium canonum di Graziano (v.), detta anche Decreto,. Furono riuniti prima per iniziativa [...] e le opere dei padri. Perciò le d. diventano fine a sé stesse e perciò pregiudizievoli alla vita cristiana, come il poeta nota . pensa certo anche alle d. quando in Pd XI 4 ricorda gli iura tra le cose che legano l'uomo ai valori terreni, ...
Leggi Tutto
GHISILIERI, Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1415 da Lippo (Filippo) di Tommaso e da Serena di Pietro di Raimondo, sposata in seconde nozze. Ebbe un fratellastro, Tommaso, nato dalla [...] terriere. Costantemente in sintonia con coloro che detenevano il potere, specie se erano portatori Ricci - A. Bacchi Della Lega, Bologna 1886, pp. 24 s.; G. Guidicini, Cose notabili della città di Bologna…, I, Bologna 1868, p. 122; A. Sorbelli, I ...
Leggi Tutto
GUALTEROTTI, Bartolomeo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 19 dic. 1491 da Francesco e da Maddalena Bartolini Salimbeni.
Nel 1393 la famiglia si era distaccata dalla consorteria dei Bardi per sottrarsi, [...] altri Stati italiani nella Lega di Cognac, in funzione antimperiale. Le cose cambiarono drasticamente l'anno successivo, quando con elenco di oggetti e suppellettili che il G. aveva portato con sé a Città di Castello.
Il G. aveva sposato nel 1522 ...
Leggi Tutto
FOLLINI, Bartolomeo
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze il 15 febbr. 1745 da Francesco, cittadino fiorentino, e da Maria Teresa Mori. Durante l'infanzia ebbe per maestri privati i sacerdoti P. Barsi e [...] tra quelli "ecclesiastici giansenisti" (così dirà di se stesso in una lettera del 31 ott. 1775 al Fontani ma lo rese insofferente verso il suo impiego, "essendo tutte quelle cose ch'io faccio non solo di inutilità ma alcune convenienti anche poco al ...
Leggi Tutto
BELLONE, Giovanni Antonio
**
Nacque a Torino, come attesta il frontespizio del suo De iure accrescendi, probabilmente negli ultimi due decenni del sec. XVI, da Cristoforo, di famiglia originaria di [...] al commento che continuava in essa, sul solco della profonda rottura quattrocentesca, anche se ormai depurata dalle concettuali, lo sguardo del B. rimane, per forza di cose, fermo alla vecchia impalcatura sociale e politica degli Stati italiani. ...
Leggi Tutto
CASTELLINI (Pozzi, da Pozzo, da Pontremoli), Giovan Luca
Tiziano Ascari
Nacque a Pontremoli (Massa Carrara) intorno all’anno 1445.
Alcuni storici, come il Muratori, gli attribuiscono il cognome di Castellini; [...] contratto nuziale, era in grado forse più di chiunque altro di tenere il duca al corrente dell’andamento delle cose. Infatti M. Lucrezia – aveva prestato 1.500 scudi senza interesse. Ma non se ne fece nulla.
Tra l’altro era stato proposto per la ...
Leggi Tutto
CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] il giorno precedente; "non però si finì né si concluse altro se non che m'avrebbe scritto, il che anco io promisi a perdono, "supportare molte cose che in Italia forse non si supportarebbono" (a C. Acquaviva, Cluj, 6 genn. 1585, in Docc. Romana hist. ...
Leggi Tutto
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...