Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] le opposizioni coincidono (coincidentia oppositorum); e nella sua indifferenziata unità egli contiene insé la molteplice varietà delle cose, a cui come forma eterna dà l'essere pur rimanendone nettamente separato come creatore dalle sue creature ...
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Cantautore e scrittore italiano (n. Modena 1940). Uno dei maggiori cantautori italiani, saldamente ancorato alle proprie matrici culturali e con una vocazione di cantastorie che costituisce la sua cifra [...] 2011); Dizionario delle cose perdute (2012); Culodritto e altre canzoni (2013); Nuovo dizionario delle cose perdute (2014); regina. L'intera carriera del cantautore è compiutamente documentata inSe io avessi previsto tutto questo. Gli amici, la ...
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Filosofo greco (Ierapoli di Frigia 50 d. C. - Nicopoli, Epiro, 138 d. C.), schiavo di Epafrodito liberto di Nerone. Emancipato, fu a Roma scolaro dello stoico Musonio Rufo e quindi insegnò egli stesso [...] distinzione delle cosein due categorie: quelle che sono in nostro potere (la ragione, la volontà, il desiderio, ecc.) e quelle che non lo sono (ricchezze, onori, il nostro corpo, ecc.). L'uomo saggio è felice, libero e virtuoso se ...
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Nòri, Paolo. – Scrittore e traduttore italiano (n. Parma 1963). Dopo aver lavorato come ragioniere in Algeria, Iraq e Francia, è tornato in Italia dove si è laureato in letteratura russa all’Università [...] Nel 1999 esordisce come scrittore con il romanzo Le cose non sono le cose, in cui già emerge il suo stile influenzato sia dalla Bologna le bici erano come i cani (2010); Siamo buoni se siamo buoni (2014); La piccola Battaglia portatile (2015); La ...
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Letterato e storico (Firenze 1483 - Arcetri 1540); intraprese gli studî di diritto canonico e civile a Firenze che concluse nel 1505, divenendo, nello stesso anno, lettore di istituzioni di diritto civile; [...] badare alla realtà delle cose, senza spingere lo sguardo al futuro troppo remoto, pronto, se necessario, a stringere che, isolando artificiosamente i Ricordi dal resto dell'opera, identificò in G. l'italiano che si piega agli eventi per indulgere a ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] svolse una missione semiufficiale a Lucca, componendo in quell'occasione un Sommario delle cose di Lucca e un esercizio di prosa L. Alamanni: lo stesso M. ne ebbe qualche "imputazione", se non un vero e proprio sospetto di complicità. Di nuovo ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] potrà conoscere gli aspetti esteriori delle cose, non la natura o causa storia è fatto dagli uomini, per cui se ne possono ritrovare i principî e le leggi tappe dello sviluppo stesso dell'uomo: come in questo vediamo un succedersi di senso, fantasia ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] del molteplice: la nostra conoscenza sarebbe perfetta "se potesse discendere dall'uno ai molti" e ripercorrere privilegiata delle sue conoscenze sarà quella in cui la sua mente riesce a "fare le cose", come nella matematica, quasi eguagliando il ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] sua poesia: a un periodo di preparazione, in cui, come scrisse egli stesso, fa operosità di erudito restano, tra le cose più notevoli, le ediz. delle discorsi su minori dei secc. 17º-18º. Anche se difetta di un pensiero organico e coerente, la sua ...
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Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] più inquieto rapporto con le semplici cose da esse designate. L'ultimo far uscire la poesia fuori di sé, nella direzione di una ritrovata ) e di Nel nostro tempo (1972) a quelle riunite in Sulla poesia (1976). Accanto al critico letterario, cui si ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...