ANELLI, Luigi
Franco Della Peruta
Nacque a Lodi il 7 genn. 1813, da Giuseppe ed Anna Maria dei conti Barni di Lodi. Entrato in seminario nel 1825, vi compì studi teologici, filosofici e letterari sotto [...] situazione politica e sociale in Romagna e in Sicilia) lo scritto, anche se eccessivo nelle accuse, coglieva De Capitani, L'abate L. A., Milano 1890; C. Pagani, Uomini e cosein Milano dal marzo all'agosto 1848, Milano 1906, passim; A.M. Pizzagalli, ...
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ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] il mondo stabilito dall'Abarbanel. Ma Dio, per lui, è perfetto inse stesso; tutti gli esseri creati han bisogno di lui da cui dipendono, dal nulla (p. 239). Causa prima di tutte le cose che da lui provengono per libera creazione, gli esseri creati ...
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BUONAMICI, Francesco
Celestino Spada
Nacque a Pisa il 20ott. 1836 da Bonfigliolo e da Maria Orsolini. Appena quattordicenne, cominciò a frequentare i corsi universitari presso lo Studio giuridico della [...] di rapida espansione, il B. ravvisa tali principi nelle leggi universali, naturali e obiettive delle cose, in specie di quelle umane. Se pure quindi lo studio induttivo di tali leggi è indispensabile alla loro formulazione, nulla però esso ci dice ...
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BORGHESE, Alessandro
Gaspare De Caro
Figlio di Borghese, che fu tra i maggiori protagonisti della vita politica senese della seconda metà del sec. XV, nacque a Siena, in data imprecisabile. Come era [...] VI, nell'ottobre del 1492: un incarico prestigioso, sia insé sia per la scelta, insieme con il B., di Leonardo . 67)
Fonti e Bibl.: A. Allegretti, Diari delle cose sanesi del suo tempo, in L. A. Muratori, Rerum Italic. Script., XXIII, Mediolani ...
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BONFANTINI, Accursio
Eugenio Ragni
Di notabile famiglia fiorentina - i nomi di alcuni esponenti di essa compaiono tra i priori e tra i più alti magistrati cittadini - ricoprì dal novembre 1326 all'agosto [...] quale esplica benissimo il fatto - avvegnaché non contenga insé maturità o dolcezza alcuna cattolica, ma vi abbiamo trovate molte acerbità eretiche, e principalmente quando vi include molte cose che appartengono alla virtù e costumi che riduce ogni ...
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Braque, Georges
Manuela Annibali
Uno dei padri del cubismo
Al principio del Novecento, insieme con il grande amico Pablo Picasso, Braque dà inizio al cubismo, un modo del tutto nuovo di dipingere il [...] la pittura rappresentando la natura e le cose come se fossero figure geometriche da scomporre e ricostruire. per i cubisti mostrarne i molteplici lati distesi su uno stesso piano. In questo senso, si dice che la pittura cubista non illude la vista ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] elementi disparati vengono fusi in un’unica immagine) e spostamenti (mediante cui caratteristiche tipiche di cose e persone appaiono misura in cui il paziente è in grado di superare le resistenze all’analisi, di accettare e integrare insé le ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] affermare che era scomparso un uomo eccezionale, che aveva riunito insé la padronanza delle tre arti «maggiori» a livelli eccelsi ed con un assistente, Daniele «scrivendo in un gran libro, cava di certe scritte alcune cose e le copia con una avidità ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] , affezioni della sostanza, che costituiscono l'insieme delle cose determinate e finite. I modi di ciascun attributo non agiscono sui modi dell'altro attributo (in quanto ogni attributo è concepito per sé e indipendentemente da ogni altro): ma i modi ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] l’‘opposto’, cioè il concetto in quanto si contrappone a un altro. La realtà delle cose, come ‘o.’ del pensiero, accettare la concezione kantiana dell’o., eliminando peraltro il concetto di cosa insé; in J.G. Fichte, per es., l’o. è identificato con ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...