BARTOLOMEO da San Vito (B. dall'Occhio)
Remigio Marini
Figlio di Biagio, nacque in San Vito al Tagliamento poco prima del 1450. Solo dopo lo studio di G. Marchetti e G. Nicoletti sulla scultura lignea [...] autentica del maestro quell'opera ch'è una delle cose più alte, se non la più alta, di tutta la scultura queste sculture, è quasi certamente un'ancona lignea con la Madonna in trono fiancheggiata da due santi (Venezia, Museo Correr), attribuita a ...
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BOUVIER, Pietro
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Milano il 16 nov. 1839 da Benedetto, artigiano ginevrino, doratore e intagliatore, stabilitosi e accasatosi a Milano. Primo di sette fratelli, crebbe [...] saremmo limitati a salvare del B. poche cose: i Pulcini (Milano, racc. Rizzoli), inaridiscono sulla tela composta - se improvvisamente, a settant'anni inoltrati e pazienza, tutta quella pittura sotto lente versa in poesia, e trova l'aria e gli spazi ...
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COLOMBO (Colomba, Columba)
Silvana Bozzetti
Artisti originari di Arogno (Canton Ticino), operosi anche a Brescia nella prima metà del sec. XVII: non se ne conoscono i rapporti di parentela con i più [...] attribuite alla mano di Giovanni Antonio pur se vi si intravede un iter iconografico sconosciuto Guerrini, Lachiesa maggiore di S. M. delle Grazie..., in Brixia sacra, XIV (1923), p. 163; Catal. delle cose d'arte e di antichità d'Italia, A. Morassi, ...
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CADES, Alessandro
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Figlio di Giovanni e fratello di Giuseppe (come risulta dal testamento di questo: Roma, Arch. Capitolino, sez. XLIX, vol. 34, 1798-99, Notaio Nardi Nicolaus, [...] descrive e illustra in varie tavole nella sua opera, senza peraltro specificare se debbano attribuirsi ad 1772. Continuò l'arte paterna, ma si dedicò al commercio di mosaici e cose affini più che all'incisione, e aprì sulla via del Corso, a Roma, ...
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DOLCI (Dolce, De la Dolce), Bernardino
Corrado Leonardi
Capostipite di una famiglia di artisti la cui attività durò dalla metà del sec. XV a tutto il XVI, la sua personalità di "buon pittore ed abile [...] portici di San Francesco d'Urbino et nel coro delli frati [francescani] in Durante et se tiene che siano stati valenti homini. Hanno ancora fatto molt'altre cose che sarebbe superfluo il raccontarle". Purtroppo le opere citate dal Terzi sono andate ...
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BARTOLOMEO di Tommè, detto Pizzino
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Figlio di Tommaso di ser Giannino, non se ne conoscono con esattezza le date di nascita e di morte, ma, dalle notizie della sua lunga [...] alla fine del secolo XIV: l'artista non poté varcare i limiti della sua città natale e sviluppare in pieno il suo talento; tuttavia le poche cose che di lui ci restano ne fanno ampia testimonianza.
Non restano documenti a confermare la tradizione che ...
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BIMBACCI, Atanasio
Margherita Lenzini Moriondo
La fonte principale di notizie su questo pittore fiorentino del secolo XVII è costituita da una Autobiografia -ritenutaincompleta - che si conserva manoscritta, [...] "paesi d'acquerello d'inchiostro della China... molte cose alla Chinese... degli arazzi finti".
Non si hanno in cui avvenne la morte.
Nessuno degli storiografi eruditi del XVII e XVIII sec. ha ritenuto di doversi occupare del B., che, invece, se ...
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BOSILIO, Manfredino, detto anche Manfredino da Castelnuovo Scrivia
Piero Torriti
Ben scarse sono le notizie di questo pittore Bosilio (e non Ubasiglio e Bosillo, come è stato scritto) oriundo del Torfonese. [...] che dovette riscuotere larga fama in Piemonte e specialmente in Lombardia se venne addirittura chiamato nel 1490 a scuro nelle carni e pesante nelle ombre".
Bibl.: S. Varni, Cose artistiche in Gavi, in Il Michelangelo, Genova 1855, n. 12, pp. 46-48; ...
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DOMENICO di Auriotto
Marzia Casini Wanrooij
Fiorentino di nascita, forse figlio di Mariotto di Giovanni (Thieme-Becker), svolse dal 1489 attività di legnaiolo e maestro di tarsia a Pisa (Supino, 1893, [...] se vi comparisse traccia di un discepolato presso Giuliano da Maiano e se recassero in 296, 351, 384; J. B. Supino, Arte pisana, Firenze 1904, p. 162; Catalogo delle cose d'arte e d'antichità d'Italia, a cura di R. Papini, Roma 1912, p. 156 ...
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DELISI, Domenico
Gioacchino Barbera
Figlio dello scultore Benedetto e di Giuseppa Cattarinich, nacque a Palermo il 6 ottobre 1870. Orfano a cinque anni, fu educato severamente sotto la tutela di monsignor [...] esiti stilistici sorprendentemente affini alle cose migliori di Leonardo Bistolfi.
Sempre artisti (catal., p. 49). Se si escludono i rari agganci con p. 6; U. Mirabelli, Ricordo di B. Delisi, in Boll. del Rotary Club di Palermo, 11 maggio 1967, pp. ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...