Comune della Puglia (117,3 km² con 315.408 ab. al censimento 2011, divenuti 315.284 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Baresi), capoluogo di regione e città metropolitana. La città, situata a 5 [...] negli anni della Restaurazione (nel 1854, tra le altre cose, fu inaugurato il Teatro Piccinni, ma i Borbone vi , Trani e Barletta (che però nel 2005 si sono costituite in provincia a sé stante), per il calzaturiero; l'area di Santeramo per il ...
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stemma In araldica, il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare persone o enti. Lo s. è anche [...] così come non è facile stabilire se le armi parlanti siano più antiche del cognome stesso, cioè se dall’uso di una certa figura in quanto fonte di luce era simbolo di grazia divina, provvidenza e fede, la stella era guida sicura, aspirazioni a cose ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] Q è un c. sghembo, P, R, C sono campi. Un c. si dice ordinato se è possibile scegliere in esso un certo numero di elementi che son detti ‘positivi’ (simbolo: > 0), in modo che: 1) per ogni elemento a del c. vale una e una sola delle relazioni: a ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] 1, c.p., nella parte in cui prevedeva, per il reato di offese alla r. dello Stato mediante vilipendio di cose, la pena della reclusione da differenze fra confessioni religiose operate dalla legge, se può valere come argomento di apprezzamento delle ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] ., e identificarono con esso la divina religione cosmica: tutte le cose derivano dal f. e nel f. ritornano quando, compiuto il morte), si spengono i f. e se ne accendono di nuovi; in questi casi, come pure in altri complessi rituali, l’accensione del ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] a C. un periodo di pace. C. stesso venne in Italia per compiere l'antico rito medievale: a Bologna il favorevoli all'imperatore (anche se con la pace di Crépy al fratello Ferdinando la cura di comporre le cose di Germania; poi nel 1555 abdicò al ...
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(gr. ᾿Ελευσίς) Antica città dell’Attica, famosa per il santuario di Demetra e Kore e per i riti sacri a esso collegati. Alleata di Atene, visse un periodo di sviluppo tra la fine del 7° e l’inizio del [...] C. vi fu aggiunto un portico dorico, rifatto in età imperiale. Pertinente al santuario è il rilievo della e la terra sarebbe rimasta sterile, se Zeus non avesse imposto un accordo plaustro tirato da buoi con le cose sacre, faceva prima il giro della ...
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Diritto
Contratto di c. Contratto con cui un soggetto, detto committente, conferisce mandato senza rappresentanza a un altro soggetto, detto commissionario, per acquistare o vendere beni per suo conto, [...] dal mandato per la possibilità del commissionario di acquistare per sé le cose che ha avuto incarico di vendere, o di fornire egli 170/18 maggio 1978, abrogata a seguito di referendum popolare. In relazione all’esito del referendum, la l. cost. 1/16 ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] abbiamo una specie di diario, i Colloquî con sé stesso (Τὰ εἰς ἑαυτόν, divisi poi in 12 libri), noti nella traduzione italiana col titolo stoicismo) in cui egli riprende la concezione eraclitea del perpetuo flusso delle cose, sentendovi in primo ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] ; 3) dei tempi; 4) delle cose; la seconda parte (oltre una introduzione) era divisa in cinque gruppi di tre libri: 1) la conoscenza del mondo romano. Tuttavia forti riflessi se ne colgono in tutta la tradizione erudita antica, che largamente ne ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...