CANALE, Carlo
Roberto Zapperi
Nato a Mantova da nobile famiglia, in data imprecisata nella prima metà del sec. XV, entrò negli anni intorno al 1472 al servizio dei Gonzaga, in particolare poi del fratello [...] scritta di getto "in tempo di due giorni, infra continui tumulti" nel mese di giugno, ma non è noto se fu rappresentata. Probabilmente di Alessandro Sarzio che ne curò l'edizione nel volume Cose volgare del Poliziano stampato a Bologna nel 1494 da ...
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PALEOTTI, Alfonso
Umberto Mazzone
– Nacque a Bologna il 28 dicembre 1531 da Francesco e Ginevra Paltroni, di famiglia nobile e senatoria. Era cugino del futuro arcivescovo di Bologna e cardinale Gabriele [...] in Laterano. La sua vocazione spirituale lo portò a occuparsi con minor cura delle questioni della Chiesa bolognese a Roma, con qualche dispiacere del cardinal Gabriele Paleotti, che se Torino 2000); Sommario delle cose ordinate nella Congregatione de ...
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PASQUARELLI, Benedetto
Martina Cameli
PASQUARELLI, Benedetto. – Nacque verosimilmente intorno alla metà del secolo XIV ad Ascoli nella Marchia Anconitana (attuale Ascoli Piceno): precisazione necessaria, [...] In tempi recenti, anche il Bullarium ordinis sancti Augustini, ha riportato la notizia dell’elezione a vescovo e pastore ecclesiae Asculanae (senza però precisare se 157 s.; F.A. Marcucci, Saggio delle cose ascolane e de’ vescovi di Ascoli nel Piceno ...
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BEDINI, Gaetano
Silvio Furlani
Nato il 15 maggio 1806 a Senigallia da genitori poveri, dopo aver frequentato il seminario locale, fu ordinato sacerdote nel dicembre 1828 e successivamente entrò a far [...] della Chiesa cattolica in quel paese, promossa successivamente dalla S. Sede. Se i risultati diretti e Pio IX, in Corriere della Sera, 15 apr. 1932; sulle qualità diplomatiche del B., A. de Liedekerke de Beaufort, Rapporti delle cose di Roma (1848- ...
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CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] notevole esperienza di uomini e di cose.
Nominato dall'Ordine lettore di che il genere dell'oratoria sacra ha in comune in questo periodo con le altre forme di ma per divinità di fervore". E tale assunto, se per un verso concede al C. una certa ...
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CATALANI, Michele
Carlo Verducci
Nacque a Fermo il 25 sett. 1750 da Giovanni Battista e da Matilde Paccaroni, ambedue appartenenti a distinte famiglie dell'aristocrazia locale. Dopo aver frequentato, [...] dagli studi preferiti. Anche per questo, se nel 1799aveva accettato la direzione della biblioteca G.Fracassetti, C.M., in E. De Tipaldo, Biogr. degli ital. ill., II, Venezia 1835, pp. 431 s.; G. Porti, Tavole sinott. di cose più notab. della città di ...
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PONZIO, Francesco,
Luca Addante
in religione Dionisio. – Nacque nel 1567 (o 1568) a Nicastro, in una famiglia dell’élite locale, da Iacopo Ponzio e da Lisabetta Monizza.
Battezzato con il nome di Francesco, [...] tornò a Napoli, completandovi gli studi, e poi in Calabria. Ma nel 1595-96 fu di nuovo a Iddio et che era un pezzente; et che se bene Christo morì non resuscitò, ma il corpo che potea resuscitar morti et far altre cose stupende» (ibid., pp. 204-205 ...
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BECCARELLI, Giuseppe
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Di umili origini (il padre esercitava il mestiere di sarto), nacque nel 1666 a Pontoglio (Brescia). Trasferitosi dapprima ad Urago d'Oglio e poi a Brescia, "studiò qualche cosa [...] prete e servì in qualche casa nel condurre teneri figlioli alle scole ed insegnar loro da sé", come riferisce un addosso l'odio di tutta Venezia. Non andrà gran tempo e si vedranno gran cose" (Artuso, p. 458). Infatti poco dopo, il 30 maggio 1708, il ...
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MANFURIO, Giovanni
Margherita Palumbo
Nacque a Napoli nei primi decenni del XVI secolo. Nulla si sa della famiglia, se non che il M. fu cugino di Antonio Pisano, figlio di Porfida Santori, sorella del [...] della restrittiva riforma tridentina. Persuaso che "le cose di monache sempre hanno dentro qualche pericolo" del M., del quale non sono note opere se non alcuni distici latini impressi in calce al Libellus quo singulare verum syllogismum ingredi luce ...
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CAMPANILE, Diego
Gaspare De Caro
Nacque a Sava, frazione di Baronissi, nel Salernitano, presumibilmente nel 1574. Rivoltosi alla vita religiosa, entrò nell'Ordine francescano, probabilmente nel 1594 [...] , le quali anzi minacciavano di diventare più pesanti se un custode così poco disposto alle elargizioni fosse stato C. decise il ritorno in Italia, il che fece nell'ottobre del 1634. Al rientro redasse una Informatione delle cose di Terra Santa e di ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...