L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] nuovi risultati, ma di codificare e unificare le cose note in un sistema astratto nuovo e più conciso.
Il posto di sole due (X e Y), e la costante intera A. Chaitin si è chiesto se, per ciascun valore di A = 1, 2, 3 ... e così via, un'equazione di ...
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Scienza greco-romana. La geometria da Apollonio a Eutocio
Reviel Netz
La geometria da Apollonio a Eutocio
Il periodo di formazione del canone geometrico greco si estende dal 200 a.C. al 550 d.C., come [...] dell’opera è ormai chiara: si tratta di un esercizio chiuso insé, che prende le mosse da un’analogia con il cerchio come di fare Ipsicle.
Vi sono alcune cose notevoli nello sviluppo di questo programma, in termini sia di contenuto matematico che ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] così via). Questa proprietà caratterizzava i numeri insé stessi e, anche se poteva rientrare in una strategia di calcolo, non si Anassimene) l'origine e il sostrato di tutte le cose, mirando quindi a una 'naturalizzazione' della spiegazione. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] e quelle dello spazio, l'assurdità che un luogo possa essere mosso da sé stesso e l'affermazione che i tempi e gli spazi sono i luoghi di sé stessi e di tutte le cosein essi situate.
L'immutabilità dei luoghi primari, che nel De gravitatione aveva ...
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Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] affidabile. Queste testimonianze ci consentono di dedurre alcune cose. In primo luogo, Archimede deve essere morto nel 212 ; i conoidi e gli sferoidi ne sono l’equivalente tridimensionale. Se si prende un’ellisse e la si fa ruotare intorno a uno ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] semplici e il suo metodo relazionale di collegarli come se fossero ovvi, unici e trasparenti, senza alcuna giustificazione; assume inoltre che le cose semplici e quelle complesse siano omogenee, in senso forte.
Da un certo punto di vista, furono ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] fosse un genio è chiaro. Cos’altro si può dire di lui? In primo luogo, che aveva fatto altre cose, com’è confermato da ulteriori testimonianze che lo riguardano, pur se non altrettanto precise. Da una delle fonti si potrebbe desumere che egli ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] ℓq univocamente determinato da F.
Ci sono molte altre cose importanti da dire a proposito dei funzionali lineari continui definiti (che Riesz chiama il trasposto di T) trasforma Lq insé stesso. Il lavoro di Riesz anticipava il metodo astratto più ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] al-wāḥid (Sulla dimostrazione del modo di emanazione delle cose [in numero infinito] a partire dal principio primo unico) al , alla linguistica o alla filosofia. Esse sono considerate insé, in un libro con un titolo che rinvia alle permutazioni, ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] il che rappresenta una possibilità ben contemplata dalla logica matematica; in questi casi saremmo condannati a una perpetua ignoranza.
Se poi usciamo dall’ambito dei numeri naturali, le cose peggiorano al punto che anche eseguire calcoli esatti con ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...