CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] dalla lauda "O Dio, o sommo bene, or come fai": "La vista in mille varie cose vòlta / te guarda e non ti vede, e sei lucente; / l' spettacolo di una natura autosufficiente, che si rigenera in eterno e contiene insé il principio di ogni bene. Qui l' ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] considerava riprovevoli. Vero è che diceva tali cosein un contesto autoapologetico, a difesa delle proprie costruita con chiarezza ma convenzionale e incline ai toni svenevoli, anche se l'autore fu sensibile - ma più nelle dichiarazioni che nei fatti ...
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DEL CHIARO, Anton Maria (Antonmaria)
Gino Benzoni
Assai scarsa di dati la biografia del D., solo lacunosamente e, anche, ipoteticamente ricostruibile per lo più, comunque, utilizzando i cenni a proprio [...] assicura lettura di fruttuoso "diletto" per ogni "curioso delle cose straniere". Veneziana, dunque, la stampa dell'Istoria, che viennese. Poca cosa, insé, questa lettera del D., ma, in mancanza d'altro, illuminante. Se ne deduce che professa una ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] vilenies" del suo corpo essa è vituperata, poiché svilisce se stessa e nel contempo la sua casata, e deve devono imparare a resistere alle cattive inclinazioni anche nelle piccole cosein modo da saper resistere agli assalti violenti delle passioni.
L ...
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MANZINI, Giovanni
Paolo Falzone
Nacque da Paoluccio intorno al 1362 a Motta, piccolo borgo della Lunigiana poco distante da Fivizzano.
Una trentina di sue lettere (Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. [...] fratri carissimo", egli scrive di aver imparato più cosein un anno di avventure e vagabondaggi, lontano da Gian Galeazzo, il cremonese Pasquino de' Cappelli, che lo prese con sé a Pavia quale segretario e maestro del figlio Melchiorre (ibid., c ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] soggiorno nella capitale spagnola si rivelò estremamente noioso, anche se gli permise di comporre la favola pastorale Dorinda.
Nel 1705 ibid. 1715; Ragionamento allegorico intorno all'origine delle cose, in G.M. Crescimbeni, Prose degli Arcadi, II, ...
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BEROARDI, Guglielmo (Berovardi, Berrovardi)
Eugenio Ragni
Nacque a Firenze, probabilmente intorno al 1220: tra gli ufficiali ad cavallatas eletti il 6 febbr. 1260 è nominato, infatti, suo figlio Ruggero [...] per una conclusione. Noteremo solo, contro il Davidsohn, che se Lambertuccio afferma (Monaci: Lambertuccio, XII, 11) "che versificato: "El bono Gulielmo Berovaldo ethimologisatore di tutte cosein questo modo il nome di Fiorense puose / et perciò ...
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CARBONE, Girolamo
Renato Pastore
Nato a Napoli in una data che è impossibile ricavare se non congetturalmente (una testimonianza secondo la quale egli si occupa, nel 1487, di maritare la sorella anziana [...] d'amore. Il cerchio di certe formule insé gustose, ma di prevedibile respiro ("sparsas... nugas 'umanesimo nel Mezzogiorno d'Italia, Firenze 1941, pp. 60, 122; B. Croce, Uomini e cose della vecchia Italia, I, Bari 1956, pp. 28, 30, 37 s., 44, 66; M ...
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MALERBI (Malermi, Manermi), Nicolò
Edoardo Barbieri
Nacque verosimilmente poco dopo il 1420; nulla sappiamo sulle sue origini e sul periodo della formazione e della maturità. Probabilmente "Venetus" [...] si può a tal modo exponere nel vulgar et lingua materna: come sona la propria littera: essendovi molte cosein latino che senza supplimento se possi claramente darle a intendere"; tanto che le precedenti e parziali traduzioni risultano inutilizzabili ...
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GIOVIO, Benedetto
Simona Foà
Nacque nel 1471 a Como, primogenito di Luigi, il cui cognome si trova attestato anche nella forma Zobius, e Lisabetta Benzi; suo fratello minore era Paolo, storico e vescovo [...] da me aspettare dobbiate le cose grandi, se Dio le darà, e non le picciole. Che le cose grandi e non le picciole 5-37; C.H. Miller, A new manuscript of B. G.'s letter to Erasmus, in Moreana, LIII (1977), pp. 65-76; Id., Erasmus' reply to B. G.'s ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...