FULLONE, Pietro
Rosario Contarino
Nacque a Palermo agli inizi del sec. XVII, forse nel sestiere del Capo. Non si conoscono i nomi dei genitori, né sicuramente verificabili sono i particolari della sua [...] anno, sugli inventori delle cose, e così via), ora mascherate nella forma dell'indovinello e del quesito. In queste sfide il poeta calembour, dal vituperio allo scioglimento di questioni sacre.
Se sfuggenti e non storicizzabili sono i connotati del " ...
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DI CROLLALANZA, Giovanni Battista
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 19 maggio 1819 a Fermo (prov. di Ascoli Piceno), dove suo padre, il nobile Pietro, abbandonata l'avita Chiavenna (Sondrio) a causa [...] alla pubblicazione di una delle sue cose più meditate e approfondite, la Storia e completa, ben cosciente delle lacune inevitabili in tal genere di opere (già nel sigilli, oggetti d'arte, ecc., anche se la mancanza di un indice delle raffigurazioni e ...
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DELLA LANA, Iacopo, detto il Laneo
Giancarlo Casnati
Nacque a Bologna, sicuramente dopo il 1278, da Uguccione di Filippo.
Il Gualandi rilevò la contemporanea presenza a Bologna fra il sec. XIII e il [...] i diciotto anni. A poi dubbio se il D. seguì il padre a Venezia, oppure sein Bologna, sede del legato pontificio Bertrando del di ghibellinismo. Se da un lato, infatti, il D. rivela nel suo commento d'aver notizia dei fatti e delle cose di Venezia e ...
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FERRUCCI, Luigi Crisostomo
Lidia Maria Gonelli
Nacque a Lugo (Ravenna) il 31 dic. 1797, da Filippo Ferruzzi, proprietario terriero e da Violante Malerbi.
A partire dal 1824,il F. (insieme con il fratello [...] di Gavinana, Francesco Ferrucci. In seguito (20 maggio 1836), il F. riuscì ad ottenere per sé e per la sua in volume nel 1852, a Firenze.
Il lavoro, che vuole essere appunto una "scala" per guidare gradualmente il lettore alla conoscenza delle cose ...
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MAGNANI, Andrea
Paolo Pontari
Nacque a Bologna intorno alla metà del XV secolo. Da una lettera inviata al M. da Antonio Cortesi Urceo, detto Codro, in occasione della morte del padre, si ricava che [...] il 7 novembre inviò a Gentile Virginio Orsini il trattatello in prosa volgare Se la toga alle armi, o le armi alla toga si del 1504, poiché nel Tyrocinio de le cose vulgari di Diomede Guidalotti, stampato in quell'anno, è pubblicato un sonetto Ne ...
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DELLA VALLE, Berardino
Mauro De Nichilo
Nacque a Roma da Lelio e da Brigida de' Rustici il 25 ott. 1450 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 dei vol. 131 del fondo Della Valle-Del Bufalo dell'Archivio [...] della sua cultura. Certamente vasta, se la valutiamo in base all'inventario della sua biblioteca, Roma 1873, p. 8; G.P. Leostello, Effemeridi delle cose fatte per il duca dì Calabria (1484-1491), in Docc. per la storia, le arti e le industrie delle ...
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LISI, Nicola
Monica Marchi
Nacque a Scarperia, nel Mugello, l'11 apr. 1893 da Giuseppe, piccolo possidente, e da Anna Savi. Nella sua città il L. portò a termine il corso di studi primari e poi si trasferì [...] ultima", in due parti. L'elemento acqua e il personaggio del girovago, che compare in tutte le parti e vive su di sé l ibid. 1959), in cui il L. recupera sia la tecnica compositiva delle Favole, sia lo stile conciso e la visione delle cose, colte dal ...
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BRIVIO (Brippius, Brippio), Giuseppe
Massimo Miglio
Figlio di Francesco e di Eva Birago, nacque nel 1378. Dal 1405 appare come "ordinarius ecclesiae Mediolanensis", titolo con cui è presente, anche [...] se saltuariamente, fino al 1441 negli Annali della Fabbrica del duomo.
Non più giovane, nel 1418, lo troviamo studente all'università di Pavia dove, in occasione della visita di papa Martino V, ebbe l'incarico, l'11 ottobre, di tenere il discorso in ...
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BORROMEO, Vitaliano
Gaspare De Caro
Terzo figlio, dopo Renato e Giberto, del conte Carlo e di Isabella, figlia del conte Ercole D'Adda, nacque a Milano il 5 apr. 1620. Insieme con il fratello Giberto, [...] concludeva la carriera militare del B., anche se egli avrebbe ricoperto in futuro, a puro titolo onorifico, la Dell'arte di persuadere; Della perfezione; Dell'esame delle cose e loro appartenenti,circostanze,rispetti,effetti e conseguenze; Dell'uomo ...
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CANNA, Giovanni
Piero Treves
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1832, di famiglia agraria facoltosa, ma gens de robe (ilpadre, Carlo, era magistrato nel mandamento di Gabiano, dove possedeva terre), [...] esperto, d'altronde, era il C. di lettere e cose italiane per accedere all'aberrazione frequente, e tosto imperante, voler dire, in un'età ormai infausta all'intelligenza della "poesia" virgiliana (e della "poesia" in genere, massime poi se poesia "di ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...