BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] del primo Mefistofele passò senz'altro anche nel secondo: tutte le cose più fluide, più tranquille e più ricche di aire vocale, a B. abbia voluto seguire il senso della parola presa insé, secondarne lo specifico e angusto significato, nell'intento, ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] regolato", con la conseguenza che "avendo io malamente visto di parecchie cose, non ne so di nessuna" (Treves, p. 399). Seguì lo suo, che forse nasceva dalla propensione a chiudersi inse stesso e nella salvaguardia della propria dignità per via ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] esperienze che lavoravano molto sull'autocoscienza. Tra le altre cose i COM, dopo l'estate, occuparono un vecchio edificio e che, nella vita adulta, ogni essere umano reca insé allo stato di latenza oppure confinata negli abissi dell'inconscio ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] , scrittore teatrale e, infine, di cultore di cose di lingua. Così, nel novembre 1860, recandosi vita del L. che, già minato nel fisico, venne sempre più chiudendosi inse stesso e isolandosi nel suo lavoro.
Il L. morì a Firenze improvvisamente ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] voce (se non con rarissime eccezioni e sempre in modo ben riconoscibile), ricorrendo ad una tprospettiva ristretta" (Lavagetto), quella di Teresa: tutto ciò che si descrive risente direttamente del punto di vista della protagonista e delle cose e ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] Nessun rimpianto ebbe dunque in seguito per non essersi addottorato, non ritrovando insé le qualità per lui Consolatoria, definendolo uomo "la cui inquieta mente et di nuove cose cupida, alli nostri turbulenti tempi il mondo sottosopra rivolse",e ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] , che, invece, il granduca avrebbe dovuto stringere attorno a sé (Al principe e al popolo. Intorno allo stato delle cosein Toscana, Livorno 1847).
Nel gennaio 1848 il G. scese in piazza per chiedere un pronto armamento della guardia civica, ponendo ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] negazione della scrittura è nella chiusura dei colloquio inse stesso, con la propria "anima sorella", nel è, forse, l'ultima crisi. Abbi pietà di me. Vorrei dirti tante cose dolci e serene, ma non so che piangere. Sento una voglia smisurata di ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] aveva assistito nel 1933 in un cinema di quartiere, era stato determinante per il suo cominciare «a guardare le cosein altro modo. Fu , attraverso il 'bibliobus' da lui ideato in base al principio che ‘se la gente non andava ai libri, sarebbero ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] medesimo istante di una condizione esistenziale così concentrata inse stessa da risolvere quasi interamente la biografia come uno spostato, un tale che a tratti scrive delle cose buone. Scrivo novelle poetiche e poesie; nessuno mi vuole stampare ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...