COLLENUCCIO (Coldonese, da Coldenose), Pandolfo
Eduardo Melfi
Nacque il 7 genn. 1444 a Pesaro da Matteo di Giovanni da Coldenose.
Nulla si sa della sua, prima educazione. Più documentati sono invece [...] lingua che il C. stesso dichiarò di sentire a sé più congeniale del volgare, e nella quale, stimolato 73 s., 89, 256; Id., Angelo di Costanzo Poeta e storico, in Uomini e cose della vecchia Italia, Bari 1927, I, p. 100. Sulla produz. teatrale ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] Forzani del Senato. Giosue Carducci ne scrisse parole entusiastiche nell’articolo Arte e poesia (in Nuova antologia, 1° luglio 1886), decretandone l’originalità rispetto a Belli; se questo, al pari di Carlo Porta era stato artefice di «una poesia che ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] numerosissimi, sparsi in tutti gli archivi di'Italia. Ho avuto la fortuna di trovare molte cose inedite che mi frutto migliore nell'ultimo lavoro di Bellonci: il racconto di se stessa narrato in prima persona da Isabella d'Este.
Lo 'schianto' della ...
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BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] allo sposo pagare la dote": e se l'ironia si spinge sino al fondo delle cose, si dovrà scorgere dietro l'allusione più vasti limiti del ritratto o del sermone morale).
Ma se si considerano gli anni in cui si rende più intensa, e quasi giornaliera, l' ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] delle cose, per poi comporle in un gustoso elzeviro.
Sin dal 1927, in un ritmo progressivo di spostamenti a Parigi, in Sicilia e in Marocco Europa, con gli avvisi dell'imminente conflitto. Se sull'Osservatore politico-letterario (marzo 1938)pubblicò ...
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BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] oc.
Molto dibattuta è la questione se il B. abbia studiato il provenzale in Francia, secondo l'attestazione del figlio , pubblicò la sua risposta agli attacchi del Caro (Ragione d'alcune cose segnate nella canzone di A. Caro, Modena 1559,e poi Venezia ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] fosse fine a sé stessa. Mi sono posto di fronte ai poeti come a uomini, penetrando in qualche piega della loro dominante nel capolavoro è infatti la percezione della labilità delle cose umane, il senso della «fugacità totale, leopardianamente cosmica ...
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CALCO, Tristano
Franca Petrucci
Figlio di Andrea e di Maddalena Caimi, nacque presumibilmente poco prima della metà del sec. XV; sposò Susanna Calcaterra ed ebbe un figlio, Giovanni Francesco. Benché [...] genere scritte dal C., questa è la più breve anche sein essa i matrimoni descritti sono due, anziché uno. Il in definitiva la sua narrazione storica, così diligente, così fedele alla verità ufficiale, finisce col rimanere alla superficie delle cose ...
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BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] Università, ed ignorando in buona parte l'esistenza d'altre cose migliori d'Arici"). In questo articolo, in cui si rimprovera pratiche, scherzosamente scrive che accetterebbe il Primato, solo se Gioberti fosse papa ed egli suo segretario. Nel 1848 ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] certe soluzioni, a correggere e normare sé stessa. Nei testi di altro genere (tolti, in parte, quelli di tipo religioso e ma più genericamente culturali e sociali. Questo insieme di cose, unito alla straordinaria levatura di scrittori come Dante, ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...