COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] e notevole pure in Inghilterra.
Rimane aperto il problema se il Polifilo debba assegnarsi a un Francesco Colonna e, se sì, al tradotto in volgare: La Hypnerotomachia di Polifilo, cioè pugna d'amore in sogno, dov'egli mostra che tutte le cose humane ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] parte De' madriali et delle ode. Altre cose egli verrà presentando di tanto in tanto: ma si tratterà, generalmente, di trascorre rapidamente nel grottesco prima, e nel comico poi, sein una risata si risolve appunto la maledizione del fantasma, " ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] , pittori, cineasti, musicisti che gli si affollavano in famiglia, sentendone la responsabilità, ma non il peso. Ironico, cortese, e tuttavia mai ingenuo, o soddisfatto di sé, o dell’andamento delle cose del mondo.
Lo studioso, l'intellettuale e ...
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LANDOLFI, Tommaso
Luigi Matt
Nacque il 9 ag. 1908 a Pico (allora in provincia di Caserta) da Pasquale e Maria Gemma Nigro (chiamata comunemente Ida).
La famiglia paterna era tra le più antiche della [...] di taglio giornalistico riuniti in Mezzacoda (Venezia 1958), Se non la realtà (Firenze 1960), In società (ibid. 1962 tale narratore, le severe sentenze ritmiche del tale poeta", tutte cose verso le quali egli non può non esercitare "la sua ...
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ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] perché, non essendosi spinto oltre Pietroburgo, solo in parte descrisse cose viste, e molto riferì di ciò che era un registro dei veri e propri errori del Caro traduttore, ma se ne caratterizza acutamente lo stile, più conforme al genio di Ovidio e ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] , Carmina, pp. 220 s.). Il C. fu inoltre in rapporti epistolari, se non di amicizia, con Lorenzo e Piero de' Medici, come - furono pubblicati nella Comp. di cose nuove di V. Calmeta …, Venezia 1507 e inseriti in seguito nel "Parnaso Italiano", XII, ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] del lavoro di traduzione dei poemi di Omero, in particolare di una versione poetica dei canti I, storica irta di riferimenti precisi a uomini e cose" (Dionisotti, p. 43); la sezione romana variatio lessicale e stilistica. Se ne trae un giudizio assai ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] nel 1717, a cura di P. Rolli a Londra, anche se è possibile che tale indicazione di luogo sia falsa e nasconda , in A. Marchetti, Della natura delle cose di Lucrezio, Roma 2003, pp. VII-LVI; N. Badaloni, Intorno alla filosofia di A. M., in Id ...
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DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] è ancora a Cantalupo, impossibilitato a recarsi a Napoli se non travestito. Il bando, dunque, ben lungi dall'essere nota e note, Milano 1921; B. Croce, A. D., poeta e storico, in Uomini e cose della vecchia Italia, Bari 1927, s. 1, pp. 88-107; J. G. ...
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WALTHER VON DER VOGELWEIDE
AAndrea Palermo
Per introdurre al lettore italiano la figura del poeta tedesco medioevale W. va fatta innanzitutto menzione di quello che a prima vista sembra un paradosso, [...] mondo. / Non seppi trovare alcun consiglio / su come ottenere tre cose, / senza che una vada persa. / Due di queste sono è la gioia di due cuori: / se essi condividono in parti eguali, allora l'amore c'è. / Se invece non c'è condivisione, / allora un ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...