CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] dalla lauda "O Dio, o sommo bene, or come fai": "La vista in mille varie cose vòlta / te guarda e non ti vede, e sei lucente; / l' spettacolo di una natura autosufficiente, che si rigenera in eterno e contiene insé il principio di ogni bene. Qui l' ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] della cronaca, sempre più impegnata alla rappresentazione minuta delle cose e degli affetti, sempre più libera nella scelta e conforto estremo dell'animo, prossimo a richiudersi insé stesso. In questo atteggiamento, descritto nel proemio del libro ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] saggi che restano tra le cose più alte e profonde scritte sulla poesia delle Rime, aveva già intravisto con esattezza la linea di questo processo, anche se tendeva a fissarla in una serie di momenti successivi (dalle fonti alla prima elaborazione ...
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Francesco Guicciardini: Opere - Introduzione
Vittorio De Caprariis
Francesco Guicciardini nacque a Firenze nel 1483 da Piero Guicciardini, confilosofo ficiniano; e dal «primo filosofo platonico che [...] solo e il governo dei molti; ma l'opera non era insé compiuta, perché era necessario indicare quali fossero i «buoni ordini tutta. E più tardi l'intervento dello stesso Carlo nelle cose fiorentine dopo l'elezione di Cosimo non potè che riconfermare l ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] umane divine naturali, e mostrato che le naturali sono anch'esse divine, passa a dichiarare che la poesia non può imitare le cose divine inse stesse, perché tra le divine e le umane sta la differenza medesima che è tra le idee e le immagini, e l ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] considerava riprovevoli. Vero è che diceva tali cosein un contesto autoapologetico, a difesa delle proprie costruita con chiarezza ma convenzionale e incline ai toni svenevoli, anche se l'autore fu sensibile - ma più nelle dichiarazioni che nei fatti ...
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DEL CHIARO, Anton Maria (Antonmaria)
Gino Benzoni
Assai scarsa di dati la biografia del D., solo lacunosamente e, anche, ipoteticamente ricostruibile per lo più, comunque, utilizzando i cenni a proprio [...] assicura lettura di fruttuoso "diletto" per ogni "curioso delle cose straniere". Veneziana, dunque, la stampa dell'Istoria, che viennese. Poca cosa, insé, questa lettera del D., ma, in mancanza d'altro, illuminante. Se ne deduce che professa una ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] vilenies" del suo corpo essa è vituperata, poiché svilisce se stessa e nel contempo la sua casata, e deve devono imparare a resistere alle cattive inclinazioni anche nelle piccole cosein modo da saper resistere agli assalti violenti delle passioni.
L ...
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MANZINI, Giovanni
Paolo Falzone
Nacque da Paoluccio intorno al 1362 a Motta, piccolo borgo della Lunigiana poco distante da Fivizzano.
Una trentina di sue lettere (Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. [...] fratri carissimo", egli scrive di aver imparato più cosein un anno di avventure e vagabondaggi, lontano da Gian Galeazzo, il cremonese Pasquino de' Cappelli, che lo prese con sé a Pavia quale segretario e maestro del figlio Melchiorre (ibid., c ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] soggiorno nella capitale spagnola si rivelò estremamente noioso, anche se gli permise di comporre la favola pastorale Dorinda.
Nel 1705 ibid. 1715; Ragionamento allegorico intorno all'origine delle cose, in G.M. Crescimbeni, Prose degli Arcadi, II, ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...