TOMASI, Giuseppe, duca di Palma, principe di Lampedusa
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Palermo il 23 dicembre 1896, morto a Roma il 23 luglio 1957; partecipò alla guerra del 1915-18 come ufficiale [...] quale il T. ha in parte rievocato quella del bisavolo paterno, ma soprattutto ha ritratto se stesso, nella sua più di nuovi miti, quanto il fatale decadere degli uomini e delle cose di contro all'indifferente natura; è il sentimento, fra stoico e ...
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MALERBA, Luigi
Giuseppe Leonelli
Scrittore e critico letterario, nato a Berceto (Parma) l'11 novembre 1927. Compiuti gli studi al liceo Romagnosi di Parma e laureatosi in legge, nel 1950 si trasferì [...] 'universo delle parole e quello delle cose: tema particolarmente caro agli scrittori allora in odore d'avanguardia, tutelato da numi ; M. si muove, in questa fase, sempre ai limiti dell'intellettualismo, anche se nei momenti migliori, soprattutto ...
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Poeta e scrittore tedesco, di lontana origine veronese, nato a Tölz (Alta Baviera) il 15 dicembre 1878. Figlio di un medico e medico egli stesso, il C., eccettuati il periodo della guerra mondiale (i cui [...] Gion il premio svizzero Keller (1931).
In mezzo al tumulto della letteratura tedesca del una capacità a rendere poetiche anche le cose più comuni e reali. Questi spiriti C. nella grande scia del Goethe; ma se nella sottigliezza del C., nel "cammino ...
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Scrittore e incisore, morto a Roma il 16 maggio 1963. Come scrittore il B. ha approfondito da un lato le sue doti di bozzettista con un gusto sapiente e spregiudicato della satira, dall'altro quelle di [...] direzioni. Così, se il poeta si muove sempre tra un aperto godimento della natura in tutte le sue manifestazioni e un'ansiosa, ma anche disincantata, partecipazione alla vita delle cose e degli uomini (Poesie 1928-1938 ,1939; Poesie ad Anna Stickler ...
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MALAPARTE, Curzio
Arnaldo Bocelli
Pseudonimo dello scrittore Curzio Suckert, nato a Prato (Firenze) il 9 giugno 1898. Durante la guerra mondiale fu dapprima volontario nell'Argonne, nel 1914, poi in [...] e delle memorie, dei viaggi, delle favole e dei miti di Fughe in prigione (Firenze 1936) e di Sangue (ivi 1937), dove l'elegante a una contemplazione o proiezione di sé nel paesaggio, nelle cose. Ed è appunto in quest'ultimo modo che meglio si ...
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LEVI, Carlo
Italo FALDI
Arnaldo BOCELLI
Pittore e scrittore, nato a Torino il 29 novembre 1902. Laureato in medicina, dal 1923 espone nelle principali mostre nazionali e all'estero. Nel 1935-36 venne [...] compiuto vivendo amorevolmente a contatto di quella misera popolazione. Se l'importanza, dal lato storico, del libro sta del Cecchi e del Lawrence - figure e paesaggio, uomini cose e animali in una atmosfera stregata, fatale, evocatrice a sua volta di ...
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Scrittore, nato a Milano il 27 novembre 1896. Nel 1914 fondò un settimanale interventista, La Terza Italia, e, dopo la guerra mondiale, alla quale partecipò meritandosi una ricompensa al valore, la rivista [...] un'animazione tra sensuale e patetica delle cose della natura; a una trasfigurazione in "miti e fantasie" delle impressioni del numero ma tuttavia di tono medio, pacato. Aspirazione che, sein alcune pagine dei suoi libri (La terra e l'avvenire, ...
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VANNETTI, Clementino
Giulio Natali
Letterato, nato a Rovereto il 14 novembre 1754, morto ivi il 13 marzo 1795. Fu uno dei più fervidi campioni della purità della lingua italiana; i suoi spogli di autori [...] all'amore delle lettere congiunse quello delle arti. Stette, in genere, coi difensori degli antichi, ma godette anche l Muzio al Pindemonte; e altre cose minori. Scarso valore hanno i suoi versi italiani, sese ne toglie qualche vivace epigramma.
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Scrittore inglese nato in Inghilterra nel 1906. Esordì con un libro in prosa, Ghastly good gaste (1933), ma nel 1937 pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Continual Dew, cui fece seguire Old lights [...] 'ogni giorno al suono delle campane (tema in lui frequente), mostrando per l'Inghilterra e sentimentali dell'Ottocento per esprimere cose, fatti e sensazioni del tutto ironia. Queste caratteristiche possono spiegare che, se l'arte del B. fu apprezzata ...
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SINISGALLI, Leonardo
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Montemurro (Potenza) il 9 marzo 1908. Laureato in matematica e ingegneria, si affemiò giovanissimo nell'ambito letterario.
La sua poesia, che si riconnette [...] E se quest'ultimo, nelle poesie successive (Campi Elisi, Milano 1939; Vidi le muse, ivi 1943), è venuto svolgendosi inin un'aura incantata di memoria, sono da cercare, nei versi più recenti del S. (I nuovi Campi Elisi, Milano 1947), le sue cose più ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...