Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] di Quintiliano, ove dalla divisione principale degli argomenti in persone e cose (loci a persona e a re) si totalità ∞1 di trasformazioni del piano insé, costituenti un gruppo continuo: per es., se il gruppo è quello delle traslazioni parallele ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] M. Heidegger, per il quale le c. sono determinazioni dell’essere delle cose, e il realismo di N. Hartmann, per il quale le c. sono determinazioni dell’essere insé.
Linguistica
C. sintattica Classe di segni di un certo linguaggio che possono essere ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] si rivelano le idee esistenti insé stesse al di là e al di sopra del mondo sensibile. Analoga (nonostante il rifiuto della teoria delle idee) la concezione aristotelica, pur se più articolata: il c. coglie l’essenza delle cose, cioè la loro sostanza ...
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Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] di metafore rese necessarie dall’incapacità dell’uomo di cogliere l’essenza del divino se non per analogia con l’esperienza umana. In epoca moderna la polemica contro l’a. si ritrova in I. Kant, che parla di un a. ‘simbolico’, per il quale l’uomo ...
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Filosofo greco (Ierapoli di Frigia 50 d. C. - Nicopoli, Epiro, 138 d. C.), schiavo di Epafrodito liberto di Nerone. Emancipato, fu a Roma scolaro dello stoico Musonio Rufo e quindi insegnò egli stesso [...] distinzione delle cosein due categorie: quelle che sono in nostro potere (la ragione, la volontà, il desiderio, ecc.) e quelle che non lo sono (ricchezze, onori, il nostro corpo, ecc.). L'uomo saggio è felice, libero e virtuoso se ...
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Pensatore greco (sec. 5º a. C.). Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Una testimonianza del suo pensiero è presente nel Parmenide di Platone.
Vita e pensiero
Secondo [...] tante quante sono, sono finite di numero. Se le cose sono molte, sono infinite: infatti in mezzo a esse ce ne sono sempre altre, e ancora altre in mezzo a queste. Così le cose sono infinite". In esso si palesano le caratteristiche tanto strutturali ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] tesi della parziale definibilità in termini operativi di ogni predicato teorico.
Da questo stato di cose ha avuto origine un tratti parzialmente simili al caso di cui sopra, ma insé e per sé molto più problematica, mirando a consentire, sempre sulla ...
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Al pensiero e all'opera di Edmondo Husserl (1859-1939) si ricollega oggi un vasto movimento filosofico. Già per Hegel il termine di ufenomenologia" (cfr. la sua Fenomenologia dello Spirito) caratterizzava [...] le cose non si presentano tutte nello stesso modo, e il modo in cui esse si presentano e si rivelano a noi dipende anche dal modo in cui noi inse stesso ciò che si manifesta, così come si manifesta inse stesso", togliendolo dall'occultamento in ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] quello della relazionalità. In base a tale principio, le forme delle cose sono contemporaneamente dei rapporti di artisticità" in modo che la sua esperienza risulta "rilevabile in un ciclo autonomo come tecnica, la quale inse stessa può realizzare ...
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Filosofo inglese, nato a Lancaster il 26 marzo 1911, morto a Oxford l'8 febbraio 1960, uno tra i maggiori esponenti di quella corrente contemporanea della filosofia analitica comunemente nota sotto il [...] cui il linguaggio si limiterebbe a descrivere stati di cose) e permette l'individuazione, accanto alla classe degli dimensioni di effettuazione: 1) l'atto dell'enunciazione insé e per sé (atto locutivo), consistente nel dire qualcosa dotato di ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...